“La data dell’11 settembre non deve ricordare solo l’attentato terroristico più devastante ed efferato della storia dell’umanità, ma costituisce anche l’anniversario di una vera e propria dichiarazione di guerra alla civiltà occidentale ed ai valori di democrazia e libertà che essa riconosce come imprescindibili. Per difendere il mondo libero da questa strategia dell’odio e del sangue, che vuole oscurare secoli di civiltà, dobbiamo tenere ben presenti le radici della nostra identità ed il lungo cammino che l’umanità ha intrapreso per avere libertà e democrazia. In questo modo, si potranno trovare al nostro interno compattezza ed unione di intenti e non cedere all’infame ricatto del terrorismo od alle sirene ammaliatrici della politica della rinuncia”. Luigi Giuseppe Villani – Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna
Le cifre dell’attentato: Furono dirottati 4 aerei: due Boeing 767 schiantatisi sul World Trade Center e due Boeing 757 precipitati sul Pentagono e in Pennsylvania. L’attacco provocò 2.595 morti al World Trade Center e 125 morti al Pentagono, cui vanno aggiunti gli equipaggi e i passeggeri, inclusi i dirottatori, degli aerei utilizzati: 92 sul volo 11 e 65 sul volo 175 (WTC), 64 sul volo 77 (Pentagono) e 45 sul volo 93, precipitato su Shanksville, per un totale di 2986 vittime. Inoltre, 24 persone risultano tuttora disperse. Negli anni successivi le polveri, derivate dal crollo delle torri, sono state indicate come causa di gravi malattie e almeno un decesso. L’attentato rappresentò il primo attacco su vasta scala a essere condotto con successo contro il territorio continentale degli Stati Uniti dal 1814 (durante la Guerra Angloamericana del 1812). Con un numero di morti pari a quasi 3.000 persone (2.986), gli attacchi superarono il numero di vittime causato dall’attacco giapponese lanciato contro Pearl Harbor (nel dicembre del 1941) che causò circa 2.400 vittime.
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