Destinati oltre 140mila euro ai Centri per la famiglia nelle Marche. Su proposta dell’assessore alla Famiglia, al Lavoro, all’istruzione e alla Formazione Loretta Bravi la giunta, nella sua seduta settimanale, ha dato infatti il via libera ai criteri e alla modalità di utilizzo del Fondo statale per le politiche della famiglia 2018 a favore dei Centri per la famiglia per 117.321 euro e a questi ha aggiunto 23.464 euro di risorse regionali. In base alla delibera i servizi rimangono gli stessi dello scorso anno, ma si modifica il criterio di ripartizione della somma complessiva a disposizione per premiare maggiormente chi più ha speso.
“I Centri per la famiglia sono un luogo d’incontro e confronto, tutorato e non, tra genitori, insegnanti, educatori – spiega l’assessore Bravi – e hanno la finalità di promuovere il benessere, il sostegno e l’accompagnamento delle famiglie. Gli interventi svolti negli ultimi anni sul territorio hanno avuto un buon riscontro e, sulla scorta delle relazioni e dei rendiconti effettuati dagli Ambiti territoriali sociali, è evidente che rappresentano un punto di riferimento per le famiglie grazie all’offerta di informazioni utili per la vita quotidiana dei genitori, al sostegno delle competenze genitoriali e alle attività ludico-educative rivolte ai minori”.
Attualmente i Centri per la Famiglia attivi nelle Marche sono 41. Lavorano attraverso attività e progettualità da realizzare all’interno di tre aree, nello specifico dedicate a: – informazione, che permetta alle famiglie con figli un accesso snello alle notizie di vario tipo utili alla vita quotidiana e alle opportunità del territorio; – sostegno alle competenze genitoriali attraverso interventi di ascolto, colloquio e consulenza educativa, confronto tra coppie e famiglie in special modo in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare; mediazione familiare; – sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, con particolare attenzione ai nuclei mono genitoriali e/o multiproblematici.
Ciò dovrà avvenire attraverso la promozione della cultura dell’accoglienza e della solidarietà tra le famiglie, l’attivazione e la promozione di gruppi di famiglie-risorsa, gruppi di auto-mutuo aiuto.
Destinatari del finanziamento sono gli Ambiti territoriali sociali che devono presentare le domande per i Centri attivi sul territorio per i Comuni di loro competenza entro il 31 marzo 2019. I Centri spesso si avvalgono di associazioni locali e/o terzo settore per la gestione delle attività.
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