Screening su larga scala per bambini sotto i 30 mesi e una raccolta dati al servizio della ricerca scientifica per verificare l’incidenza delle patologie legate alla vista e, in particolare, dell’Ambliopia, disturbo più comunemente conosciuto come ‘occhio pigro’.
Parte da Ascoli Piceno la raccolta dati della campagna nazionale di prevenzione Amgo“A me gli occhi” promossa nelle Marche dalla sezione interprovinciale di Ascoli e Fermo dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti in collaborazione con CBM Italia Onlus, organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo.
“Le visite gratuite – spiega Gigliola Chiappini, vice presidente Uici Ascoli e Fermo – si svolgeranno giovedì 11 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Vista, presso il centro ‘Officina dei Sensi’, in via Copernico, 8, nel capoluogo piceno, per poi approdare in altre sette città italiane: Roma, Bologna, Genova, Catania, Torino, Massa Carrara e Savona e i dati che saranno raccolti verranno trasmessi all’Istituto Cavazza di Bologna che coordina il progetto a livello nazionale. Le statistiche sull’incidenza del disturbo permetteranno di calibrare meglio la prevenzione che nel caso delle patologie oculari è di primissima importanza”.
“L’ambliopia – sottolinea Chiara Marchegiani, Ortottista – consiste in un ridotto sviluppo della funzione visiva in uno o in entrambi gli occhi a causa di un difetto visivo presente nella prima infanzia, periodo durante il quale si compie lo sviluppo e la maturazione del sistema visivo.
Se non trattata tempestivamente questa condizione può dare origine a un difetto permanente. Per questo è importante sottoporre al controllo i bambini nei primi mesi di vita, quando la malattia è asintomatica e non c’è altro modo per registrarla”.
Il Comune di Ascoli Piceno ha inviato circa 500 lettere ad altrettante famiglie con bambini sotto i 30 mesi, invitando al controllo. E la stessa iniziativa è stata avviata anche sul territorio di Maltignano e Folignano.
“Siamo sempre molto vicini alle attività dell’Uici – commentail vice sindaco di Ascoli Piceno,Donatella Ferretti – perché è fondamentale sostenere la prevenzione e fare di tutto per offrire alle persone con disabilità ogni strumento utile a garantire un’esistenza quanto più vicina alla normalità”.
“Per l’11 ottobre– spiega Mirco Fava, tra i responsabili del progetto –prevediamo all’Officina dei Sensi la presenza di almeno un centinaio di bambini. Stanno già arrivando numerose richieste anche da fuori provincia. A disposizione dei piccoli, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00, ci saranno due ortottiste e due oculisti.
Dall’andamento registrato negli scorsi anni, al 30 per cento dei bambini visitati è assegnato un codice giallo e al 3 per cento un codice rosso. I codici rossi dall’ortottista passano direttamente all’oculista per una visita più approfondita, mentre i codici gialli sono richiamati, sempre per un controllo gratuito, nelle settimane successive”.
Con 450 soci iscritti, 1.200 persone, sul territorio, con disabilità riconosciuta e più di 1.700 visite effettuate lo scorso anno all’interno delle scuole, la sezione territoriale dell’Uici di Ascoli Piceno e Fermo in occasione della Giornata Mondiale della Vista propone il controllo gratuito anche per gli adulti.
“Dopo i 40 anni – raccomanda Alessandra Comini, responsabile per l’Ipovisione – è sempre auspicabile iniziare a programmare visite periodiche. Non dimentichiamo che molte patologie non presentano sintomi e che in 80 casi su cento, con controlli periodici, si possono prevenire”.
Molto significativa, per la campagna 2018, la collaborazione con CBM Italia Onlus, l’organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo. CBM è un’organizzazione attiva dal 1908, composta da 10 associazioni nazionali (Australia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Kenya, Nuova Zelanda, USA, Sud Africa e Svizzera) che insieme sostengono progetti e interventi di tipo medico-sanitario, di sviluppo ed educativo.
Dal 1989 CBM è partner dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta contro la cecità prevenibile e la sordità. Opera nei Paesi nel Sud del mondo in sinergia con i partner locali in un’ottica di crescita e sviluppo locale e lo scorso anno ha raggiunto oltre 35 milioni di persone attraverso 530 progetti in 54 Paesi di tutto il mondo (Info: www.cbmitalia.org).
“Da 110 anni CBM si prende cura della vista delle persone che vivono in Africa, Asia e America Latina – spiega Massimo Maggio, Direttore CBM Italia Onlus -. È nei Paesi del Sud del mondo che vive l’89 per cento delle persone cieche e ipovedenti. Essere al fianco dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è per noi importante.
La vista è un bene prezioso ed è importante averne cura fin da piccoli: è con questo obiettivo che, all’interno della Campagna ‘A me gli occhi’ nata dall’Istituto dei Ciechi Cavazza, cercheremo di sensibilizzare il pubblico su quanto facciamo nei Paesi del Sud del mondo dove essere cieco significa rischiare di morire ogni giorno a causa di incidenti e maltrattamenti”.CBM Italia sarà presente durante gli screening con attività di sensibilizzazione sulla vista nei Paesi del Sud del mondo rivolte ai bambini e alle famiglie.
(red)