Il “decreto sicurezza” ha avuto il via libera dal Senato con 163 Sì, 59 no e 19 astenuti. Ecco, in estrema sintesi, cosa prevede nelle sue parti essenziali, che riguardano sgomberi, invasione di edifici, risorse alla Polizia di Stato, lotta al terrorismo, lotta alla mafia, immigrazione e cittadinanza.
Entro 60 giorni dovranno essere definiti dei piani provinciali per le esecuzioni dei provvedimenti di sgombero, anche mediante l’impiego della Forza Pubblica.
Verrà punito chiunque invade arbitrariamente proprietà pubbliche o private, al fine di occuparli o di trarne profitto. Pene più elevate se il fatto è compiuto da più di cinque persone;
Stanziamenti a Polizia di Stato e Vigili del Fuoco: per il 2018 saranno messi a disposizione 16 milioni, mentre dal 2019 fino al 2025 la cifra sarà di 50 milioni ogni anno (37,5 milioni alla Polizia di Stato, 12,5 ai Vigili del Fuoco).
Stretta sul noleggio di tir e furgoni: per prevenire tragici attentati, chi noleggia dovrà comunicare con anticipo a un Centro Elaborazione i dati identificativi del richiedente. Se dopo un raffronto dovessero emergere situazioni di potenziale pericolo, verrà inviata una segnalazione alla Forze dell’Ordine per un controllo.
Daspo per chi è sospettato di essere in procinto di compiere un attentato oppure di fiancheggiare un’organizzazione terroristica.
Contrasto alle infiltrazioni mafiose soprattutto negli enti locali e negli appalti pubblici: se un Prefetto dovesse segnalare situazioni anomale è prevista la nomina di un Commissario Straordinario.
Viene prevista la possibilità che un immobile confiscato alle organizzazione criminali sia dato in affitto “sociale” alle famiglie in condizioni di disagio.
Vengono aumentati i reati che annullano la sospensione della richiesta di asilo politico, dopo una condanna in primo grado, portando all’espulsione immediata (violenza sessuale, spaccio, furto e lesioni aggravate a pubblico ufficiale).
Abolizione protezione umanitaria: al momento la norma può garantire, in caso di situazioni di emergenza umanitaria, un permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che ne fanno richiesta.
Raddoppiati i tempi trattenimento nei centri per il rimpatrio.
Se una persona viene ritenuta un probabile pericolo per lo Stato, potrebbe scattare la revoca della cittadinanza in caso di condanna in via definitiva per reati legati al terrorismo.
Una domanda di cittadinanza potrà essere rigettata anche se presentata da chi ha sposato un cittadino o cittadina italiana.
Stanziati 500.000 euro per il 2018, 1,5 milioni per il 2019 e 500.000 euro per il 2020 come fondi per i rimpatri.
I piccoli centri che ospitano i migranti non potranno più accogliere i richiedenti asilo ma soltanto minori non accompagnati e chi ha già ricevuto la protezione internazionale.