Di Mario Narcisi (*)
Come era facilmente immaginabile, l’Assemblea provinciale del PD , tenutasi Giovedi 11 Aprile, con la partecipazione del Presidente regionale Ceriscioli, nella Sala riunioni del Consorzio di Sviluppo Industriale (Consind) di Ascoli Piceno, tira dritto sull’Ospedale unico di “Eccellenza”da realizzare a Spinetoli relegando quello di Ascoli e S.Benedetto a Strutture di servizio ( vedi Corriere Adriatico del 12 Aprile) e nello stesso tempo, rinnega la Proposta dei Tre Ospedali, avanzata dai loro stessi Rappresentanti, che era passata il 26-2-19 alla Conferenza dei Sindaci dell’AV5 e rispedisce al mittente la richiesta del neo-Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” di ripristinare qualitativamente e quantitativamente le potenzialità dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto con le rispettive degenze e di utilizzare criteri uguali a quelli usati per le altre Aree Vaste.
Apprendiamo, invece, in questa occasione , il conio di un nuovo termine “Eccellenza” per indicare un livello di Ospedale che non corrisponde ad alcuna caratteristica di Legge individuata nel D. M. n.70 del 2-4-15 (Legge Balduzzi) che parla esclusivamente di Ospedale di Base, Ospedale di 1°livello, Ospedale di 2°livello ed elenca i loro contenuti in termini di Reparti e Specializzazioni. L’0spedale di Eccellenza non esiste e non vuole dire niente.
I nostri concittadini vogliono solo, per loro, cose certe che pongano fine ai viaggi pericolosi verso Strutture sanitarie regionali più attrezzate . L’Eccellenza, la fanno i Professionisti !!
Ancora una volta siamo di fronte ad invenzioni, trovate demagogiche, come l’algoritmo, come l’Ospedale di Eccellenza, come la stratosferica superficie di 37 ettari di terreno per la sede dell’Ospedale Unico da realizzare e che deve essere , secondo il Governatore, assolutamente di 1° livello perché certe Specializzazioni devono stare solo ad Ancona.
Si pensi che l’Ospedale regionale Torrette di Ancona , insieme alla Facoltà di Medicina,occupa una area di 20 ettari e il Sant’Orsola di Bologna solo di 28 ettari. Quindi al di là di tutto, l’ estensione di 37 ettari ( 370.000 mq.) per l’ area individuata dalla Regione per la realizzazione dell’Ospedale unico del Piceno, fa molto riflettere. !
Anche l’equidistanza, sempre sbandierata come criterio di scelta per la individuazione della sede del nuovo Ospedale, sarebbe condivisibile ma solo se si parlasse di uno Ospedale in cui una volta giunti si trovi tutto, ci si fermi e non si sia costretti ad intraprendere ulteriori trasferimenti verso Ancona.
E questo può essere garantito solo con un Ospedale di 2° livello . Ma se deve essere di 1°livello, applicando il criterio del “bacino di utenza”previsto dal Decreto Balduzzi, esso deve essere allocato sulla Costa e non certo a Spinetoli .
E queste trovate demagogiche sono tutte in contrasto sia con la Legge Nazionale sia con la Delibera che la stessa Regione Marche ha emanato al riguardo della Rete ospedaliera .
Ci rivolgiamo al Comitato cittadino, del quale abbiamo apprezzato, in sede di presentazione, il confronto del nostro Ospedale con gli altri Nosocomi , la denuncia dei dati , la carenza dei posti letto, la sperequazione delle risorse tra Aree Vaste della stessa Regione ma questa “malnutrizione cronica” era stata sempre segnalata dal Sindacato Medico e dal Comparto, senza nessun risultato.
Condividiamo il fatto che il Comitato intenda parlare di soli numeri ma deve tenere presente che è la Politica che decide e che c’entra…. e come!! Del resto la Sanità regionale è stata sempre una questione della stessa Parte politica ! Il cancro era stato diagnosticato da tempo ma , se volete ricordare, dicevano che ci piangevamo addosso ! Avremmo preferito che il neo Comitato “Salviamo il Madonna del Soccorso” oltre che denunciare l’area esagerata individuata dall’Algoritmo regionale a Spinetoli per la sede dell’Ospedale unico, come “una iattura per il Piceno”, si fosse soffermato a dare giudizi sulla sua inidoneità di allocazione secondo i criteri di Legge e conseguentemente secondo criteri di efficienza sanitaria.
Concentrare la proposta solo sulla salvaguardia dell’Ospedale cittadino ci è sembrato, in questo momento molto opportuno poiché “ il Madonna del Soccorso“ è ormai irrimediabilmente “morto” ; ha subito, in questi ultimi anni, tali e tante modifiche strutturali , tutt’ora in corso, tanto che non risponde più a caratteristiche di uno Ospedale per Acuti ma a una “Casa della Salute” , così come qualche disegno politico lo vuole ridurre. Ridateci l’Ospedale che ci avete distrutto ! Ora, appare difficile tornare indietro .
Magari fosse possibile ! Ecco , una ragione in più, perché l’Ospedale “ Nuovo” di 1° livello , come adesso lo chiamano, ci venga restituito e venga localizzato a San Benedetto del Tronto, nel suo interland, sulla Costa, come recentemente ribadito dal summit tra Amministrazione Comunale, Comitato e Presidenti dei Quartieri cittadini , in quanto il “Madonna del Soccorso” è destinato a diventare un Ospedale di servizio per i cronici, lungo degenti e post-acuti, come del resto chiaramente esposto dal Piano “scritto” da Ceriscioli per la nostra Sanità e ribadito nel corso della sua presentazione il 1-8-2018 e successivamente alle inaugurazioni farsa di Reparti già esistenti nel nostro Ospedale.
Forse , alla luce del grande Bacino di utenza che si riversa sulla Riviera delle Palme, e vista la situazione della” mobilità sanitaria ” nell’Area Vasta n.5, sarebbe stato meglio se il Comitato , presentatosi Sabato 6 Aprile, si fosse chiamato “Salviamo il Madonna del Soccorso e la Sanità Pubblica del Piceno”. E’evidente che il Territorio Sambenedettese non avverte più la tanto declamata partecipazione , concretezza, trasparenza , equità, accessibilità, sostenibilità , prossimità della Sanità descritta dal Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2021 e , a questo punto, poiché non ci crede più , sente il bisogno di scendere in piazza e costituirsi in Comitati in difesa dell’Ospedale “Madonna del Soccorso”.
Ora vedere gli stessi Rappresentanti politici che si rimpallano le accuse e che hanno contribuito a ridurre l’Ospedale cittadino e la Sanità pubblica , in genere, del Piceno , in queste condizioni e minacciano di denunciare per “procurato allarme” chi osi parlare di “smantellamento dell’Ospedale “ rispetto alle potenzialità pregresse, è uno spettacolo sconcertante. Ma , proporre l’Hospice in un Ospedale per Acuti , affamato di posti letto, che cos’è ? !. E quando sentiamo che all’Ospedale di San Benedetto del Tronto si manterrà, insieme ai Servizi , il Pronto Soccorso e vi sarà aperto l’Hospice , non possiamo più dubitare di stare di fronte ad un Ospedale veramente “unico” nel senso di singolare, senza uguali, straordinario, insuperabile !!!! Che volete di più ?
(*) Ex Direttore del DEA dell’Ospedale di S.B.T.e Rappresentante provinciale dell’AAROI-EMAC (Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani e Medici dell’Emergenza Accettazione