Siamo italiani tutti i giorni ma ci sono momenti in cui lo siamo un po’ di più. Una ciclica riscoperta dal sapore introspettivo, un risvegliarsi di volta in volta e troppo spesso, purtroppo, nei momenti di difficoltà, del valore e del sapore che ha la parola “unità“. Così, mentre si cambiano le abitudini e ci confrontiamo a tu-per-tu con una realtà messa a soqquadro da un’emergenza pandemica, solitari nella solidarietà, si fortifica la voglia di collettività, di senso comune, di essere uniti e di farlo non solo in vista di salvare sé stessi ma anche, e soprattutto, per salvare l’Italia.
In un momento così delicato e fragile dal punto di vista sociale, economico e sanitario, proprio l’Italia festeggia i suoi 159 anni d’Unità sulla scia del calore con il quale ci si è spinti sul balcone a scongiurare la paura al grido forte e coeso di “Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò“. (The Social post)
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L’anniversario dell’Unità d’Italia è una festività nazionale che cade annualmente il 17 marzo e che celebra la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861.
La completa unificazione del territorio nazionale avvenne però solo negli anni seguenti: nel 1866 vennero annessi il Veneto e la provincia di Mantova, nel 1870 il Lazio e nel 1918 il Trentino-Alto Adige e la Venezia Giulia. A tal proposito, venne anche istituita la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che viene celebrata annualmente il 4 novembre ricordando la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, evento bellico considerato completamento del processo di unificazione risorgimentale.