di Alberto Premici – Ancora una giornata di angoscia per la pandemia in corso, con dati e notizie poco confortanti, che rimbalzano da ogni parte del mondo.
In serata il Pontefice, da solo sul sagrato della Basilica di San Pietro, ha invocato la fine della pandemia e impartito una “straordinaria” benedizione “urbi et orbi”, rito che solitamente viene fatto a Pasqua e a Natale, con l’indulgenza plenaria: «Da settimane sembra che sia scesa la sera… presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati… ma tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa”. Questi alcuni passaggi della supplica di Papa Bergoglio.
Nel consueto aggiornamento della Protezione Civile, oggi anticipato alle 17,30, questi i dati ufficiali forniti: in Italia sono 86.498 i contagiati, 5959 in più rispetto a ieri (+ 7.4%), di queste, 9134 sono decedute (+969, +11.9%) e 10950 sono guarite (+589, 5.7%). Attualmente i soggetti positivi sono 66.414. Record di tamponi effettuati sul territorio nazionale.
Marche: su 437 tamponi sono 82 casi positivi, una percentuale inferiore rispetto alla precedente (18,7% contro 24,7%). Provincia di Ascoli Piceno: il numero dei campioni è quintuplicato nel giro di due giorni. Succede nel laboratorio di Ascoli grazie all’attivazione della seconda macchina. Ad Ascoli sono attesi ulteriori kit, per un totale di 800 esami. Per l’acquisizione dei tamponi sono state attivate anche due strutture esterne all’ospedale.
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono:
- 23.895 in Lombardia,
- 9.361 in Emilia-Romagna,
- 6.648 in Veneto,
- 6.347 in Piemonte,
- 2.850 nelle Marche,
- 3.170 in Toscana,
- 2.060 in Liguria,
- 2.013 nel Lazio,
- 1.292 in Campania,
- 1.164 nella Provincia autonoma di Trento,
- 1.236 in Puglia,
- 1.027 in Friuli Venezia Giulia,
- 833 nella Provincia autonoma di Bolzano,
- 1.158 in Sicilia,
- 925 in Abruzzo,
- 824 in Umbria,
- 413 in Valle d’Aosta,
- 496 in Sardegna,
- 469 in Calabria,
- 147 in Basilicata
- 86 in Molise.