di Alberto Premici – OFFIDA – Oggi il camper vaccinale dell’ASUR, ha prestato il proprio servizio in Piazza XX Settembre. Decine di offidani e cittadini di comuni limitrofi, si sono messi in fila, sin dalle prime ore della mattinata, per avere la propria dose.
Per la compilazione della modulistica pre dose, è stato utilizzato un locale messo a disposizione dal Circolo Ricreativo. Alle 12.30 erano ancora in moltissimi ad attendere il proprio turno, segno che cresce sempre più la sensibilità ad utilizzare la copertura del vaccino e completare il proprio ciclo.
Il report della banca dati ASUR Marche, segnala che oggi in Offida sono 35 le persone in quarantena e 7 i casi positivi, dati che potrebbero subire variazioni odierne a seguito di aggiornamenti.
Tra i comuni della provincia di Ascoli Piceno è San Benedetto del Tronto quello con più positivi (172 e 348 quarantene). Si riducono a 7 su 33 i comuni senza casi. Nella vicina Castignano i numeri sono molto alti in rapporto alla popolazione: 84 quarantene e 52 positivi su 2684 abitanti.
Ma la preoccupazione maggiore è l’andamento pandemico complessivo in Europa, in particolare in Germania, dove si contano nelle 24 h oltre 65.000 nuovi casi. Critica la situazione anche in Austria, Slovacchia, Bulgaria, Grecia e Irlanda. Situazione meno drammatica, oltre che in Italia, anche in Francia e Svezia.
In Italia alcuni governatori di Regione, chiedono restrizioni più incisive soprattutto per i non vaccinati, ma la quasi totalità non auspica una chiusura drastica come avvenuto in Austria. Il presidente della regione Marche, Acquaroli: “Cautela ed attenzione nell’attuare altre restrizioni. La fase che stiamo vivendo è completamente diversa da quello dello scorso anno, anche se c’è una recrudescenza del virus”.
Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, comunica che «Lo sforzo è quello di cercare di portare le terze dosi a completamento di questo corredo di anticorpi che si sono determinati con la prima e la seconda dose, anche perché l’osservazione concreta ci permette di sostenere con assoluta fondatezza che le persone che arrivano in ospedale, e in particolare in terapia intensiva, sono prevalentemente persone non vaccinate e quelle vaccinate arrivano in ospedale con altre patologie».