di Alberto Premici – E’ una vera e propria stangata quella che, in piena pandemia, si sta abbattendo sugli italiani. Il rincaro esorbitante delle bollette di acqua, luce e gas costerà mediamente 1200 euro all’anno per ciascuna famiglia, oltre ad un aumento consistente dei prezzi di molti prodotti di largo consumo. Bollette ed inflazione potrebbero generare un costo totale per l’economia italiana di circa 100 miliardi di euro nel 2022 in termini di minori consumi delle famiglie.
Secondo il vice presidente di Confindustria, Maurizio Marchesi, nel 2022 il costo dell’energia per le imprese sarà di 37 miliardi contro gli 8 miliardi del 2019 e i 20 miliardi del 2021.
Delusione da parte del Codacons, l’unione nazionale consumatori, per il ritardo con cui il Governo sta affrontando il problema. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori: “Un passo indietro rispetto a quanto aveva dichiarato Draghi nella conferenza stampa di fine anno in cui aveva ipotizzato un intervento oltre quello che era stato già deciso, ossia i 3,8 miliardi in manovra, visto che erano stati stanziati in previsione di aumenti molto forti ma inferiori a quelli poi visti a fine dicembre. Purtroppo in questo trimestre si concentra il 50% dei consumi di gas, mentre dal 15 aprile i caloriferi sono addirittura spenti. Quindi è evidente che un aiuto sarebbe ben più utile ora e non nei trimestri a seguire”.
Giovedì 20 gennaio, si terrà un Consiglio dei Ministri per affrontare il problema ed adottare nuove misure per calmierare i rincari a danno delle famiglie italiane, oltre che valutare nuovi ristori a favore delle attività più colpite. L’intervento però dovrebbe essere nell’ordine di 1-2 miliardi di euro.
Anche gli altri paesi europei si stanno adoperando per affrontare il problema. La Germania ha tagliato del 43% il contributo che i consumatori pagano per sostenere le energie rinnovabili, quelli che in Italia sono gli “oneri di sistema”, mentre in Spagna il governo estenderà la riduzione delle tasse sulle bollette elettriche fino al 1 maggio 2022.