di Alberto Premici – La concreta possibilità di un taglio totale del gas proveniente dalla Russia, ha messo in allarme buona parte dell’Europa, in particolare la Germania che ne importa il 35% da Mosca sul fabbisogno complessivo. Secondo fonti francesi, potrebbe essere l’avvio dei lavori di manutenzione del gasdotto Nord Stream 1, il pretesto da parte russa, per chiudere definitivamente la fornitura verso l’Europa.
E’ di questi minuti la notizia che Gazprom ha tagliato di un terzo le forniture di gas all’Italia. La conferma dall’ENI: “Gazprom ha comunicato che per la giornata di oggi fornirà a Eni volumi di gas pari a circa 21 milioni di metri cubi al giorno, rispetto a una media degli ultimi giorni pari a circa 32 milioni di metri cubi al giorno”.
Il Governo Italiano, sta studiando da tempo le opportune contromisure, come la riduzione delle ore di illuminazione pubblica e quella dei riscaldamenti pubblici e privati. Fino al 30 aprile 2023 le temperature massime negli uffici pubblici non dovranno superare i 19° nel periodo invernale e non scendere al di sotto dei 27° in quello estivo.
Si lavora anche sullo stoccaggio di gas naturale. Gli impianti in esercizio oggi in Italia permettono lo stoccaggio di circa 14.000 milioni di metri cubi di gas. Attualmente, secondo l’ENI, si sta raggiungendo il 90% della capacità totale di stoccaggio, superando quella dell’ottobre 2021.
Per compensare la produzione energetica è probabile un aumento dell’attività nelle sei centrali a carbone in funzione, per le quali, prima della crisi, era prevista la chiusura nel giro di pochi anni. Il piano italiano prevede anche la possibilità dell’interruzione delle forniture per un periodo limitato a cementifici, acciaierie, imprese del vetro e tutte le altre produzioni considerate energivore.
Quello che si profila quindi, sarà un autunno – inverno di restrizioni, di fatto una nuova pesante austerity, con tagli generalizzati su riscaldamento e illuminazione. Allo studio anche una sorta di “coprifuoco energetico” per le attività commerciali dalle 19 e per i locali d’intrattenimento dalle 23.