Il servizio sanitario territoriale si vedrà arricchito dalla figura dell’infermiere di comunità nell’entroterra Piceno.

I borghi interessati saranno i comuni di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Carassai, Castignano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, Appignano del Tronto e Venarotta.

Sono professionisti che andranno ad assicurare l’assistenza infermieristica generale in collaborazione con MMG, PLS e assistenti sociali degli Ambiti Territoriali, in una logica di integrazione interdisciplinare ed interprofessionale nella comunità.

Il progetto rientra tra le numerose iniziative previste dall’area interna di Ascoli Piceno nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne Regione Marche.

I borghi sopra citati avranno quindi a disposizione un’importante figura che garantirà una sicurezza in più nell’assistenza di prossimità, urgenza e continuità alla popolazione, spesso anziana.

Questa figura sanitaria assicurerà una serie di funzioni, come: promozione della salute; attività di prevenzione mediante vaccinazioni (influenzale, covid, pneumococco, zooster…) e di screening oncologici; sensibilizzazione alla prevenzione cardiovascolare, della sindrome metabolica in persone affette da patologie croniche e da obesità; monitoraggio dei percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale; intercettazione precoce dei bisogni infermieristici degli assistiti, anche individuati dai MMG e PLS; ambulatorio infermieristico per medicazioni, somministrazione di farmaci, controlli pressori, cambi di catetere in pazienti deambulanti; formazione e supporto dei care-giver di pazienti con patologie croniche o di persone disabili; spirometrie ed emogasanalisi previa attivazione da parte dell’MMG o dello specialista; telecardiologia, compresa anche la presa in carico congiunta da parte di MMG, infermiere e cardiologo di pazienti con scompenso cardiaco cronico; misurazione dell’indice di Winsor per individuazione precoce di vasculopatie periferiche.

Massimo Esposito, direttore Area Vasta 5: ”Ringrazio il sindaco Amici per aver sollecitato la nostra amministrazione ad intraprendere questo percorso. Siamo partiti da una delibera regionale del 2018, e dopo l’avvio è stata una bella soddisfazione iniziare a veder realizzato il tutto. Purtroppo questo territorio presenta delle ferite prodotte dagli effetti del terremoto che hanno disgregato e creato un flusso di depauperamento dei comuni. Oltre al sisma ha contribuito anche il fatto di non sentirsi sostenuti dall’azienda sanitaria. Con questo progetto invece riusciremo ad incrementare i servizi in queste 4 aree sanitarie. Nelle suddette aree, la terza riguarderà la figura dell’infermiere di comunità. Un ulteriore professionista sanitario a disposizione della comunità costituirà un arricchimento in più. Questo ci permetterà di capire come si sta lavorando e dove si può intervenire, ma allo stesso tempo anche dare un valore al progetto che si sta portando avanti”.

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