La protesta del gruppo consigliare Progetto Paese di Ripatransone, che punta il dito sulle continue multe lungo la S.P.Valtesino, con l’utilizzazione degli autovelox. Questa la nota del gruppo.
“Non è possibile vedere quanto accanimento sta mettendo in pratica la Polizia Municipale dei Monti Azzurri in Valtesino all’ora di pranzo, per prendere in castagna chi torna o va al lavoro. Parliamo di semplici lavoratori e non di “Michelasso, la cui arte è quella di mangiare, bere e andare a spasso.
Ma ve lo siete mai domandato cosa significa per un operaio prendere una multa e togliere alla propria famiglia un sostentamento di questi tempi in cui tutto è aumentato, dai carburanti alla fornitura di energia e gas?. Ma come si fa a posizionarsi sempre sullo stesso tratto di strada?
Magari nascondendosi dietro ad un totem aziendale? Come mai non si vedono altre infrazioni come una cintura slacciata, un automobilista impegnato a parlare al cellulare, un parcheggio fuori dagli stalli consentiti, una mancata precedenza? Forse, e diciamo forse, si vuole fare cassa? Si, si vuole fare cassa! Senza forse!
Noi riteniamo che sia importante la sicurezza stradale, la prevenzione degli eccessi di velocità e dei conseguenti pericoli per gli utenti della strada, ma non crediamo che sia questo il modo corretto di farlo e riteniamo vergognoso quanto sta succedendo: i telelaser o gli autovelox non devono essere un mezzo illecito per risanare le casse comunali perché il Comune dovrebbe occuparsi di prevenzione e non di repressione. E non siamo noi a dirlo ma la Suprema Corte di Cassazione. Certo che è strano che proprio chi dovrebbe far rispettare le regole non conosca ciò che afferma il supremo organo di giurisdizione italiana e Giudice di ultima istanza.
A questo punto non ci resta che presentare un esposto al Prefetto onde verificare se vi siano tutte le autorizzazioni, se sia idoneo il procedimento di taratura, se sia corretto il comportamento tenuto dagli agenti che operano sulla strada per la scarsa visibilità loro e dei cartelli”.