Riaprirà presto il Museo Diocesano di Ascoli Piceno, dopo la lunga chiusura dovuta ad interventi a causa del terremoto del Centro Italia e alla successiva ristrutturazione negli anni della pandemia. Si mostrerà ai visitatori arricchito di opere, esposte in 15 sale.
Il Museo Diocesano di Ascoli Piceno, è situato nel primo piano del Palazzo Vescovile, antico complesso architettonico composto da tre edifici che si affacciano su piazza dell’Arengo.
La raccolta, inaugurata nel 1961 dal vescovo Morgante, contiene opere di grande valore e significato artistico e storico, esempio della ricchezza dell’espressione artistica nata attraverso i secoli dalla devozione locale, dal Medioevo al Barocco.
Tra i maggiori artisti ospitati Carlo Crivelli, Pietro Alemanno, Cola d’Amatrice, Simone De Magistris, Ludovico Trasi, Giovan Battista Gaulli, Andrea Pozzo, Giovanni Peruzzini, alla conoscenza della scultura lignea e in terracotta dello stesso periodo e dell’oreficeria sacra, comprendente pezzi di grande pregio, come la statua argentea di Sant’Emidio ed il braccio-reliquiario, entrambi opera dell’orafo quattrocentesco Pietro Vannini (sec. XV).
Di grande interesse è anche il soffitto ligneo dipinto, risalente al secolo XV, che sormonta la sala dell’Eden.