Marco Ahmetovic resta in carcere. Dopo una lunga giornata di decisioni e polemiche, il gip di Ascoli ha revocato l’ordinanza con cui solo ieri aveva disposto gli arresti domicialiari per il giovane rom che il 22 aprile scorso ubriaco investi’ e uccise quattro minorenni ad Appignano del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Ahmetovic avrebbe dovuto trascorrere i domiciliari nel campo Rom di Roma in cui vive sua sorella, ma oggi la Corte di Appello di Ancona – dopo le sollecitazioni del sindaco capitolino Walter Veltroni – per il pericolo di fuga, aveva deciso che i domiciliari dovevano avvenire nel residence di San Benedetto del Tronto (Ap), stesso residence in cui il rom aveva risieduto fino al 20 dicembre quando gli stessi domiciliari gli erano stati revocati per un’accusa di rapina compiuta in un ufficio postale marchigiano nell’ottobre 2006. La decisione della Corte d’Appello ha pero’ fatto cambiare idea al gip di Ascoli che ritenendo anche il residence poco sicuro per evitare la fuga, ha deciso la revoca del provvedimento.
In giornata comunque si erano susseguite le forti reazioni del mondo politico. Mentre il sindaco capitolino Walter Veltroni ha contattato il presidente della Corte di Appello di Ancona e lo stesso ministro della Giustizia Clemente Mastella per avere rassicurazioni sul fatto che Ahmetovic non sia trasferito a Roma per scontare gli arresti domiciliari, Francesco Storace ha minacciato di preparare al rom ”un bel comitato d’accoglienza”. Il segretario de La Destra ha anche chiesto ”esaurienti spiegazioni” su quanto accaduto al Guardasigilli e promesso ”manifestazioni rumorose ovunque vada questo assassino”.
Di ”superficialita”’ della magistratura parla l’aennino Maurizio Gasparri che chiede al ministro Mastella di ”verificare le motivazioni, che appaiono incomprensibili e sconcertanti, che hanno spinto i giudici a concedere di nuovo ad Ahmetovic i domiciliari”. Mentre l’ex Guardasigilli Roberto Castelli (Lega) precisa che non e’ vero – come sostenuto dal leader dell’Udeur – che il ministro della Giustizia non puo’ intervenire. ”Anche se il magistrato ha la facolta’ di decidere – precisa – il ministro puo’ inviare gli ispettori per verificare se tutto e’ avvenuto nei termini di legge”. E nel pomeriggio il ministero di via Arenula ha fatto sapere di aver dato mandato per acquisire ed esaminare immediatamente il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari ha ripristinato gli arresti domiciliari nei confronti di Marco Ahmetovic. ”Cio’ allo scopo – precisa una nota del ministero – di poter valutare l’eventuale sussistenza di profili di abnormita’ o grave negligenza nell’adozione del provvedimento stesso, tali da legittimare l’esercizio dei poteri che la Costituzione attribuisce al Guardasigilli, pur nella doverosa distinzione dei poteri dello Stato”. (Adnkronos)