Forte scossa di terremoto alle 14,35 nell’ascolano. Si segnalano scosse anche in provincia dell’Aquila. La terra ha tremato sei volte nella mattinata di oggi nel Piceno. Dopo la scossa di magnitudo 4.0 delle ore 09.25, se ne sono registrate altre comprese tra 2.6 e 2.7, alle ore 09.35, 09.49, 12.26 e 12.40. La profondità è stimata tra i 15 ed i 25 km. Epicentro Sant’Angelo in Pontano, Loro Piceno, Montappone e Falerone. In alcuni comuni sono stete sospese le lezioni nelle scuole e numerose sono state le chiamate ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile per verifiche negli immobili. Al momento non si hanno notizie di danni a persone e cose. (ap)
Elenco degli eventi sismici negli ultimi 3 giorni
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13 gennaio 2010 – Nella notte sono state registrate altre due scosse di terremoto la prima alle 2:11, di magnitudo 2.7 e a una profondita’ di 24 Km e la seconda alle 2:24, di magnitudo 2.5, profondita’ 22,8 Km. Zona dell’epicentro tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli. Nessun danno segnalato a persone o cose. "I terremoti degli ultimi giorni sono tipici di questa zona — ha detto Roberto Oreficini, della Protezione Civile — a chi ci chiede informazioni, diciamo di usare le normali precauzioni".(ap)
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E’ considerata a "media pericolosità sismica" ed è stata classificata come zona 2 della classificazione del territorio nazionale, l’area della provincia di Ascoli Piceno e di Macerata in cui si sta registrando un intenso sciame sismico. La regione, spiega l’Ingv, è caratterizzata da una sismicità storica "relativamente importante", con eventi che non hanno superato magnitudo 6. Il più importante evento storico dell’area è quello del 1873, localizzato a circa 10-15 km verso ovest rispetto all’epicentro odierno (frazione Pian di Pieca di San Ginesio). La sismicità strumentale registrata negli ultimi anni (2003-2008) mostra l’attivazione di alcune sequenze sismiche simili a quella che si sta registrando in questi giorni. Alle 9.25 di oggi, l’Ingv ha localizzato un terremoto del 4.0 vicino a Colmurano e Gualdo, in provincia di Macerata. Nella stessa zona, alle 14.35 si è verificata un’altra scossa di magnitudo 4.1. Questi terremoti, spiega l’Istituto di geofisica e vulcanologia, seguono alcuni eventi che si sono verificati a partire dal 7 gennaio con magnitudo tra 2.5 e 3.0 e magnitudo massima 3.9 registrata il 10 gennaio. La sismicità, sottolinea l’Ingv, avviene tra i 15 e i 25 km di profondità. I terremoti di oggi sono stati seguiti da una sequenza di aftershocks (repliche) con magnitudo massima di 2.7. La sala operativa unificata permanete (Soup) della Regione Marche e le sale operative delle Province e dei Comuni interessati stanno seguendo l’evoluzione dei fenomeni in collaborazione con i vigili del fuoco e le forze dell`ordine. (Apcom)