Andrea Maria Antonini : “Veri e propri presidi di cittadinanza digitale”.
Da San Benedetto del Tronto parte la fase attuativa del progetto di Regione Marche per l’inclusione digitale di 60 mila marchigiani in tre anni “Non solo dei facilitatori per l’accesso alle nuove tecnologie, ma dei veri e propri presìdi di cittadinanza digitale.”
Così l’assessore regionale alla Digitalizzazione, Andrea Maria Antonini ha definito, nel corso di una conferenza stampa presso la Biblioteca comunale di San Benedetto del Tronto, i centri di facilitazione del progetto ‘Bussola Digitale: OrientiAMO LE MARCHE verso nuove competenze digitali’.
Saranno 74 in tutta la regione, operativi entro luglio e due (nella Biblioteca Comunale e al Museo del mare) proprio a San Benedetto del Tronto.
“Non è un caso che cominciamo da qui –ha aggiunto l’assessore Antonini – a presentare l’avvio operativo di questo progetto, perché San Benedetto è una città da sempre attenta all’innovazione, al nuovo, all’inclusione.
Siamo orgogliosi di dare attuazione ad un percorso di educazione ai servizi informatici promosso dalla Regione Marche- Servizio Informatica e dal Dipartimento Transizione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, finanziato per 3,2 milioni di euro con i fondi del PNRR. L’obiettivo è formare 60 mila marchigiani in tre anni, attraverso questi punti di riferimento “fisici” sul territorio e con lo scopo di migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi online, garantendone, dunque, un’equa fruizione e una maggiore consapevolezza.
Un servizio pensato per far acquisire competenze tecnologiche a chi è più in difficoltà, e penso anche ai cittadini dei piccoli Comuni, che risponde ai criteri di trasparenza, accompagnamento, semplificazione burocratica.”
Già da questo mese, dunque, i cittadini potranno recarsi nei punti individuati sul territorio per ricevere assistenza e richiedere di partecipare gratuitamente alle iniziative formative finalizzate al raggiungimento di un minimo di conoscenze e abilità nel settore delle tecnologie ICT.
Gli interessati avranno così l’opportunità di imparare ad accedere e utilizzare i vari servizi online, pubblici e privati: apprenderanno come ottenere le credenziali e cosa significa autenticarsi con SPID o CIE, come effettuare un pagamento online, come cercare informazioni su Internet, come gestire una casella di posta elettronica, utilizzare un programma di messaggistica istantanea o partecipare ad una videoconferenza sul proprio cellulare, ed altro ancora.
A guidarli ci sarà il “facilitatore digitale”, non un semplice assistente ma un abilitatore in grado di rendere autonomi i cittadini nell’impiego della rete e dei suoi servizi, e contemporaneamente anche di affiancare le PA nell’utilizzare al meglio le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per far evolvere i propri servizi.
Il vicesindaco di San Benedetto del Tronto, Antonio Capriotti, ringraziando l’assessore Antonini per aver voluto presentare l’iniziativa nella città della Riviera delle Palme, ha sottolineato il ruolo propulsivo e propositivo della città da sempre aperta all’accoglienza dello sviluppo innovativo in diversi campi.
“Ha fatto bene l’assessore Antonini – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di San Benedetto del Tronto, Lina Lazzari – a definirli “presìdi”, perché questa parola racchiude in sé il concetto di aiuto. Aiuto verso la conoscenza e quindi verso lo sviluppo, un ruolo che questa Biblioteca svolge compiutamente con l’attenzione a recepire tutte le proposte di innovazione tecnologica e che possiamo chiamare un servizio di eccellenza, contando 70 mila accessi nei primi sei mesi dell’anno.
Il centro di facilitazione sarà operativo per 50 ore a settimana, cioè nel corso dell’intero orario di servizio e poi anche al Museo del Mare perché crediamo nella sinergia tra i cittadini e i luoghi della Cultura.”
Il Piano Operativo, elaborato dal Settore Transizione Digitale e Informatica della Regione Marche, in breve tempo ha messo in moto il progetto costituendo il gruppo di coordinamento, avviando il reclutamento dei facilitatori e la selezione dei soggetti partecipanti.
Le sedi per la realizzazione dei centri sono quelle messe a disposizione da comuni e altre pubbliche amministrazioni locali, università, associazione dei consumatori e dalla Regione stessa.
Sul sito istituzionale di Regione Marche, la pagina www.regione.marche.it/centrifacilitazionedigitale dedicata al progetto mostra la mappa dei centri facilitazione operativi sul territorio, via via che verranno aperti: in questo modo, il cittadino può facilmente individuare il punto più vicino e, cliccando sul link di prenotazione, iscriversi alle attività in programma od ottenere un appuntamento individuale.
Regione Marche lancerà inoltre, dopo l’estate, un apposito portale dove gli utenti potranno consultare online il catalogo dei corsi e le registrazioni delle lezioni effettuate. Tutto il materiale sarà parte di un piano di formazione, attualmente in via di definizione con il concorso di tutti i soggetti coinvolti a livello nazionale e locale.
Tale piano partirà dal prossimo autunno e prevede la possibilità per i cittadini di partecipare alle attività da remoto o in presenza, da soli o in gruppo, presso i centri di facilitazione o da casa. Una modalità di fruizione e superamento dei corsi, progettata in ottica di “gioco”, permetterà all’utente di progredire per livelli, ottenendo attestati riferiti alle sue competenze digitali.