di Alberto Premici – Da domani mattina tutta l’Italia sarà considerata “zona rossa” e varranno tutte le limitazioni e restrizioni tuttora vigenti in Lombardia e le altre province, comprese nell’ultimo DPCM 8 marzo 2020, contenente misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19.
E’ questa la principale novità emersa nella conferenza stampa di poco fa del Presidente Conte, che ha aggiunto: “Capisco le famiglie e i giovani ma purtroppo tempo non ce n’è, i numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita dei contagi e delle persone decedute. Ai loro cari la vicinanza del governo e di tutti gli italiani. Le nostre abitudini vanno cambiate ora, dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Dobbiamo farlo subito e ci riusciremo se tutti lo faremo. Per questo abbiamo deciso di adottare misure ancora più stringenti per fermare il coronavirus e tutelare i cittadini. Siamo costretti a scegliere e a imporre sacrifici. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l’espressione: io resto a casa. Non ci sarà più una zona rossa, ci sarà un’Italia zona protetta. Su tutto il territorio da evitare spostamenti a meno che non siano motivati da comprovate ragioni da lavoro, casi di necessità o anche per motivi di salute”.
Stop anche ad assembramenti all’aperto, in luoghi pubblici e manifestazioni sportive. “Ho già informato il presidente della Repubblica del provvedimento”, ha chiarito Conte “Non possiamo neppure consentire che proseguano le gare del campionato di calcio, dispiace dirlo, ma i tifosi devono prenderne atto. Dovranno rimanere chiuse le palestre per lo svolgimento di attività sportive. Ci sarà la sospensione dell’attività didattica fino al 3 aprile, vale per le scuole di tutti gli ordini e grado e alle università. Siamo flessibili, siamo sempre pronti a intervenire, ma per il momento fissato come termine quello già fissato per la Lombardia e le altre 14 province”.
“Gli spostamenti degli italiani avverranno sempre a quelle condizioni, con verifiche e controlli. Vista l’emergenza il mio auspicio è di coinvolgere anche l’opposizione. Le rivolte nei carceri? Non possiamo accettare fughe e atti gravi. Adotteremo tutti i mezzi per contenere queste iniziative inaccettabili”.
Il provvedimento sarà pubblicato questa sera, subito dopo la firma, nella Gazzetta ufficiale e pertanto sarà in vigore da domani.
Per scaricare il modulo https://www.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/modulo_autodichiarazione_10.3.2020.pdf