Non è la prima volta che la Omnibus Omnes Onlus tutela cause difficili e “spinose”. Con il suo Bando per Orfani del Terremoto ed Effetti Collaterali, aperto a livello nazionale, la Omnibus infatti ha voluto mettere l’accento che non si muore solo col terremoto , ma anche con la depressione e la sindrome post traumatica, se esse non vengono trattate adeguatamente nel periodo che segue a un evento sismico, in cui una persona ha perso casa, lavoro, sicurezza. Il Bando Orfani Omnibus, supportato dalla marcia di beneficenza Walk with Peter, ha chiuso il primo step lo scorso 30 novembre e sono già stati assegnati tre bonus da 1000 euro cadauno, di cui uno è andato a un orfano il cui padre si è tolto la vita nei mesi successivi al terremoto. Un caso documentato da certificati medici che testimoniano lo stato di profondo sconforto che ha portato all’estremo gesto. Ci sono stati svariati casi nella zona del cratere di persone che non ce l’hanno fatta ad adattarsi a situazioni precarie e che si sono suicidate, di cui alcuni casi anche molto recenti. Parlando con le persone che hanno perso casa e lavoro nel terremoto, ci si rende subito conto del grande stress fisico e mentale causato dal passare da una tendopoli ad un albergo, aspettando le famose casette SAE che poi, se arrivano, si dimostrano spesso, come ci raccontano le cronache, piene di difetti o inadeguate ad affrontare un inverno rigido. Ma ci sono tanti che non hanno nemmeno ottenuto la casetta SAE e che, come la famosa nonna Peppina di San Martino di Fiastra, non vogliono lasciare la loro terra a costo di stenti e sacrifici. “Sono fiera di questo riconoscimento che abbiamo assegnato ad un orfano di una vittima di un effetto collaterale del terremoto”, dice Raffaella Milandri, Presidente Omnibus. “Vogliamo che sia un segnale per tutti, e un appello ad una assistenza psicologica più efficace nella zona del cratere per evitare nuove tragedie. Mi hanno segnalato diversi casi a rischio, di persone in preda allo sconforto. Ci vuole più umanità e meno burocrazia, non lasciamo sole queste persone che affrontano un secondo, duro inverno”. Il Fondo Orfani del Terremoto e Cause Collaterali rimane aperto, e il progetto Walk with Peter, che supporta il progetto Omnibus insieme ad altri di due associazioni, continua. “La prima fase di raccolta fondi è stata scarsa di risultati, ma ci auguriamo che si prosegua bene con la nostra causa. Così apriremo un altro bando per distribuire i fondi. Il denaro certo è ben misera cosa di fronte alla perdita di un genitore, ma è un piccolo aiuto per le necessità”.
(red)