In molte regioni d’Italia monta la protesta dopo il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri Conte, in vigore da oggi con lo scopo di arginare l’aumento dei casi di Covid 19.

Imprese, esercenti e lavoratori autonomi non ci stanno e manifestano con forza la propria contrarietà. A Roma, Napoli, Torino, Palermo e in altre città, sono in corso cortei per contestare il provvedimento che, tra l’altro, impone la chiusura per alcune attività e orari ridotti per altre; non sono mancati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine.

La scorsa notte, a Catania, sotto la sede della Prefettura in via Etnea, sono state lanciate due bombe carta.

A Torino i tassisti hanno bloccano piazza Castello, mentre a Bari i manifestanti sfilano in corteo verso la prefettura.

A Salerno vivaci proteste per le strade, dove un gruppo di manifestanti si è staccato con l’intento, non certo amichevole, di raggiungere l’abitazione del governatore De Luca.

A Siracura corteo sotto la sede del comune. A Rimini e Taranto la protesta è stata indirizzata al Ministro dello Sport.

La Fipe (Federazione pubblici esercizi) manifesterà in 17 città tra le quali Milano, Roma, Venezia, Cagliari, Trento e Catanzaro con l’hashtag #siamoaterra.

Le proteste dilagano in tutta Europa con manifestazioni a Berlino, Londra e Parigi. In Polonia la polizia ha tratto in arresto 285 manifestanti.

Le proteste continueranno anche nei prossimi giorni, coinvolgendo altre città.

(AP)

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