SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A organizzare l’evento la Omnibus Omnes Onlus, la nota associazione sambenedettese che ha tra le sue mission, oltre alla sensibilizzazione e alla celebrazione delle Giornate Onu dei Lavoratori Marittimi e degli Oceani, e al progetto di borse di studio “Insieme per Arquata”, anche la tutela dei diritti umani dei Popoli Indigeni. Ce ne parla Raffaella Milandri, Presidente Omnibus e attivista per i diritti umani: “ Questa dei Popoli Indigeni è una causa che, come molti sanno, mi sta molto a cuore.
Petizioni, eventi, convegni non sono mai abbastanza per ricordare questi 300 milioni di persone nel mondo che vedono violate da centinaia di anni le loro terre, le loro culture e identità. Il tema importante è quello del “diverso” che, poichè non si amalgama con la civiltà consumistica occidentale, perde tutto in nome delle risorse naturali contenute nei propri territori.
Ma la domanda è questa: siamo forse destinati anche noi a perdere tutto, in nome di gas, petrolio, compagnie energetiche? Qual è la sottile linea di confine che protegge i nostri privilegi rispetto ai Nativi Americani, agli Indios, o ai Pigmei?“. La Milandri è membro adottivo della tribù Crow, in Montana, e del Popolo San del Kalahari. All’evento del 9 agosto presenzia Antonella Baiocchi, Assessore alle Pari Opportunità, Politiche dell’integrazione e dell’Inclusione sociale, Politiche per la Pace.
Introduce Pier Paolo Flammini, giornalista; interviene Andrea Cacciavillani, poeta e produttore cinematografico; a seguire l’intervento del Maestro Piergiorgio Troilo. I soci della Omnibus Omnes si esibiscono in una lettura corale di pensieri di frasi e pensieri di Popoli Indigeni.
Parte centrale dell’evento sarà la presentazione del libro “Liberi di non comprare” di Raffaella Milandri, che come giornalista e scrittrice promuove nei suoi libri la cultura, l’identità e i diritti umani dei Popoli Indigeni. “Liberi di non comprare”, attraverso il dialogo con un senzatetto di New York, mette sul banco degli imputati la civiltà del consumismo, che danneggia il Pianeta e la essenza stessa dell’Uomo, e indica le comunità indigene come esempi preziosi di convivenza pacifica ed ecosostenibile. Il libro è tra le pubblicazioni segnalate dal sito della Onu Italia-Unric per la particolare rilevanza di tematiche di uguaglianza e ambientalismo. (red)