OFFIDA – Il Marchio “Merletto a Tombolo di Offida” è ormai realtà. Sono già pronti il Regolamento e il Disciplinare. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per garantire la qualità e tutelare quello che è l’artigianato tipico di Offida, il famoso merletto a tombolo che appartiene alla nostra tradizione. Oltre ad elevati standard qualitativi relativi al prodotto e ai processi di lavorazione, il Marchio garantisce la manualità della lavorazione del merletto, le tecniche di lavorazione e l’impiego di materiali previsti nel disciplinare e assicura la sede produttiva nel territorio di Offida.
Per il rispetto dei parametri qualitativi previsti dal disciplinare, è stato istituito un apposito “Comitato di Garanzia del Marchio” i cui componenti, che effettueranno controlli e verifiche periodiche sia sui prodotti sia sui produttori, sono: Serena Antonelli in rappresentanza del Comune con funzione di presidente, Doriana Tozzi e Bernardo Borzacchini esperti del settore. Il Marchio di Garanzia verrà applicato ai prodotti finiti sotto forma di contrassegno, realizzato dal Comune, e da questo distribuito nelle quantità richieste dalle singole imprese utilizzatrici. Per la realizzazione dei merletti a tombolo artistici e tradizionali offidani è consentito “usare fili o filati di lino e cotone, eccezionalmente seta e canapa purché le proprietà chimico-fisiche e le caratteristiche tecnologiche del prodotto finito mantengano intatte tutte le caratteristiche peculiari delle tipologie merceologiche delle produzioni di merletti offidani. Possono altresì utilizzarsi, per produzioni particolari, filati metallizzati con oro e argento. In ogni caso le caratteristiche naturali dei filati sono essenziali e irrinunciabili. Tutte le fasi produttive devono essere eseguite all’interno del laboratorio del produttore, della bottega artigiana o dell’opificio iscritti nell’apposito registro comunale”. E’ comunque consentito l’utilizzo di altri locali ubicati in luogo diverso dell’opificio, della bottega o del laboratorio, a condizione che gli stessi si trovino sempre nel territorio comunale.
Nel caso che la ditta, per particolari fasi della realizzazione, voglia avvalersi di altri artigiani con esecuzione anche a domicilio, può farlo purché gli stessi siano residenti in Offida. Insomma, la singola merlettaia o le ditte produttrici hanno ogni più ampia libertà creativa e tecnologica, purché ci si adoperi per elevare la qualità della produzione e si operi nell’ambito del territorio comunale, rispettando alla lettera le regole del disciplinare. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Nicola Savini)