Alla luce dell’intensificarsi delle violenze e della conseguente emergenza umanitaria in Ucraina, la Croce Rossa Italiana lancia un’urgente raccolta fondi per rispondere alle enormi necessità cui stanno dando risposta senza sosta i volontari della Croce Rossa. Sono almeno 18 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. Mancano acqua, cibo, elettricità ed è sempre più difficoltoso l’accesso ai farmaci essenziali e alle cure mediche.
Cibo, acqua, elettricità, assistenza sanitaria. Alla fine di febbraio, con l’intensificarsi delle ostilità in Ucraina, sono aumentati i bisogni della popolazione.
Quasi sette milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, in cerca di ripari più sicuri, e oltre quattro milioni sono fuggite nei Paesi vicini, soprattutto in Polonia, Moldavia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Bielorussia. Una situazione disperata che ha imposto una risposta umanitaria congiunta e tempestiva di tutto il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Fin da subito migliaia di volontari e operatori in tutto il mondo si sono attivati per supportare le persone maggiormente colpite.
La CRI ha lanciato una raccolta fondi per finanziare le attività a supporto della popolazione civile colpita dal conflitto e la gestione degli sfollati presenti in Ucraina e quelli che stanno cercando riparo nelle nazioni confinanti. Fondi necessari per rispondere sia ai bisogni umanitari di chi è rimasto in Ucraina e dei profughi che cercano asilo oltre confine.
I primi aiuti concreti sono già arrivati: diversi i convogli partiti dall’Italia per consegnare ai colleghi della consorella ucraina a Chernivtsi derrate alimentari, coperte e trauma kit (farmaci generici, farmaci chirurgici, post-traumatici e per il trattamento di malattie non trasmissibili), oltre ad altri materiali logistici e sanitari; costante anche l’impegno al fianco del Dipartimento di Protezione Civile, con numerosi convogli che hanno consegnato beni di prima necessità a Prochowice, in Polonia, punto di raccolta degli aiuti umanitari individuato dal meccanismo europeo.
Parallelamente la Croce Rossa è stata impegnata anche in una prima missione di evacuazione di civili dall’Ucraina: anziani, bambini e disabili per un totale di 83 persone, segnalate dalla consorella ucraina e trasportate da Leopoli all’Italia.
Mentre gli operatori della Centrale Nazionale di Risposta sono stati impegnati fin dalla fine di febbraio nel cercare di dare risposta alle richieste sulla crisi ucraina. Quasi tremila le telefonate ricevute dal numero verde 800.065.510 e oltre mille le richieste di aiuto via email. La maggior parte delle richieste hanno riguardato informazioni sulle evacuazioni da zone di conflitto e la disponibilità concessa da privati alle persone in fuga.