“Ricordiamo oggi una tragedia nazionale, che per troppi anni ha subito il peso del silenzio e della memoria negata.” Ha aperto così il suo intervento, il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, rivolto agli studenti presenti oggi nella seduta aperta del Consiglio regionale dedicata al Giorno del Ricordo.
Gli studenti di vari istituti marchigiani hanno anche presentato nell’aula consiliare i loro elaborati condotti su questo tema e premiati nel concorso nazionale tra le scuole “ 10 febbraio – Per amor di Patria”.
“Una pagina drammatica della storia che ha rischiato di essere cancellata – ha proseguito- quella delle vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
In questa ricorrenza, e in tutte le occasioni che ci consentono di riflettere sui fatti del passato, rivendichiamo con forza l’importanza della Memoria. Valore universale e imprescindibile, che garantisce la nostra identità e che dobbiamo coltivare e trasmettere alle nuove generazioni.
A tutti gli studenti, che anche oggi con il proprio prezioso contributo arricchiscono questi momenti di profonda riflessione. Avvengano essi nelle istituzioni, come oggi, in classe con gli insegnanti e i compagni o nelle proprie case, in famiglia. Le loro riflessioni ci aiutano a comprendere il senso più profondo delle Giornate come queste. “
“Ricordare significa non far spegnere la luce sui drammi del passato- ha poi sottolineato Acquaroli – ma anche riaccendere un faro laddove è necessario riportare la luce. Ricordare significa avere la possibilità di conoscere, di comprendere, e di saper raccontare, anche con parole nuove, le pagine della nostra storia. Come ci insegnano i giovani studenti, è nostro dovere conservare, restituire, costruire un presente che metta al sicuro il futuro, dal perpetuarsi di tragedie e di violenze che non vogliamo che si ripetano mai più. “
“Raccontare, senza stancarci, una tragedia collettiva – ha concluso il Presidente – che ha rischiato la mistificazione e l’oblio, per favorire un costruttivo dialogo, una consapevolezza sociale, la conoscenza di una pagina che deve restare impressa. Così come mai potremo stancarci di ripetere i valori che sono alla base del nostro impegno istituzionale. Pace, libertà, democrazia, rispetto, giustizia, tolleranza, solidarietà. E la tutela della dignità di ciascuna persona, la condanna di ogni forma di violenza, di crimine, di totalitarismo”. (Red)