Secondo un recente rapporto di Legambiente 10 punti rispetto ai 12 monitorati lungo i 180 chilometri di costa marchigiana sono risultati “fuorilegge”, otto dei quali “fortemente inquinati”. Sono state evidenziate cariche batteriche al di sopra dei valori consentiti dalla legge. Le acque risultano inquinate da scarichi non depurati adeguatamente con presenze di escherichia coli e enterococchi intestinali, che contribuiscono non solo ad inquinare i fiumi e il mare, ma che mettono in pericolo la stessa salute dei cittadini.
L’Unione Europea ci chiede nuovamente una sollecita soluzione del problema, ed ha avviato una procedura di infrazione arrivata nei mesi scorsi, coinvolgendo 46 agglomerati urbani marchigiani nei quali sono state riscontrate “anomalie” circa il trattamento dei reflui. Nella nostra zona sia la foce del torrente Albula a S.Benedetto che quella del Tesino a Grottammare, sono risultate “fortemente inquinate”.
I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente nei giorni 28 e 29 luglio scorso. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.
Alberto Premici