Soccorsi sempre più tempestivi, anche nelle aree più remote e difficilmente raggiungibili del territorio regionale, trasporto in ospedale più rapido.
Sarà possibile grazie al Protocollo operativo delle attività di elisoccorso approvato dalla giunta regionale su indicazione del vice presidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini.
Il protocollo nel quale sono stati fissati i criteri condivisi per l’attivazione e l’utilizzo del servizio, è un documento di riferimento regionale per tutti i soggetti coinvolti nelle attività di elisoccorso (personale delle Centrali Operative 118 e del servizio di elisoccorso).
Grazie all’importante evoluzione delle modalità di volo in notturno, con tecnologia NVG (Night Vision Goggles) che permette un notevole incremento delle operazioni di soccorso in ambiente notturno, viene data attuazione alle modalità di volo IOC (Initial Operation Capability) e FOC (Full Operation Capability) che consentono l’atterraggio in siti occasionali (censiti preventivamente e non illuminati) e l’atterraggio in siti non censiti e non illuminati con il supporto del personale di terra.
Questo permetterà un notevole incremento delle capacità operative di soccorso sull’intero territorio regionale, in piena sicurezza, anche nelle aree dove non sono presenti le elisuperfici.
“Si tratta di un importante passo avanti nel miglioramento dei servizi di emergenza sanitaria, specie nelle aree più periferiche e di difficile accesso per i soccorsi, come quelle montane, che può fare la differenza nel salvare vite – dichiara Saltamartini – .
Questo consentirà ai soccorritori di arrivare con l’eliambulanza direttamente nel punto di intervento o nei suoi pressi, permettendo una importante riduzione dei tempi di soccorso e trasporto in ospedale”.
Ad elaborare il Protocollo è stato il gruppo di lavoro guidato dall’Agenzia Regionale Sanitaria, tramite il Settore Sistema Integrato delle Emergenze, in collaborazione con i Direttori delle Centrali Operative 118 delle AST e con il Responsabile del Servizio di elisoccorso dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.
Il documento è stato condiviso anche con il sottosegretario alla Presidenza della giunta Aldo Salvi.
Nel dettaglio il Protocollo definisce gli obbiettivi, le tipologie di intervento, i criteri di attivazione, le basi operative a servizio, delineando contestualmente tutti gli aspetti relativi sia in termini di personale operante (responsabilità, formazione) sia in termini di documentazione, monitoraggio e sviluppo del servizio stesso.
Tra i compiti istituzionali del servizio di emergenza urgenza sanitaria c’è quello di garantire la medicalizzazione rapida del paziente critico ed il trasporto in condizioni di sicurezza nei centri attrezzati al trattamento della specifica patologia.
Strumento fondamentale per il raggiungimento di tale obiettivo è anche l’utilizzo dell’elicottero, che, in molti casi, oltre a ridurre sensibilmente i tempi di intervento garantisce anche l’intervento in contesti altrimenti difficilmente raggiungibili rispetto ai mezzi su gomma.
Tra le attività principali svolte dal servizio di elisoccorso della Regione Marche figurano il soccorso avanzato d’urgenza, il trasporto primario, il trasporto secondario, l’eventuale trasferimento di pazienti e voli in eventuali contesti di emergenze di massa e catastrofi.
Inoltre, il servizio di elisoccorso può effettuare voli per conto del centro trapianti per il trasporto di candidati e organi, ed essere utilizzato anche per esercitazioni ed attività di addestramento del personale e per attività di ricognizione di nuovi siti di atterraggio (convenzionali e non).