La Giunta regionale e le amministrazioni provinciali hanno raggiunto un’intesa sulla collaborazione che forniranno per risolvere la crisi dei rifiuti in Campania. Le Marche accoglieranno e smaltiranno fino ad un massimo di tremila metri cubi, pari alla quantità media di rifiuti prodotti da una città di centomila abitanti nell’arco di dieci-quindici giorni. Si tratta comunque del quantitativo che il gruppo di lavoro istituto presso la presidenza del Consiglio dei ministri aveva chiesto ieri alle Marche di prendere in carico. Alla riunione, che si è tenuita ad Ancona non ha preso parte, per motivi tecnici, la Provincia di Macerata. La discarica o le discariche in cui i rifiuti saranno smaltiti verranno precisati a breve. La Giunta regionale pone, comunque, tre condizioni vincolanti in cambio della sua disponibilità. 1. Garanzie finanziarie, anche con il saldo delle competenze di smaltimento. 2. Garanzie ambientali, con la certificazione del commissario straordinario e i controlli operati dall’Arpam (Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche). Si è precisato che i controlli dell’Arpam non dovranno essere a campione, ma sulla totalità dei rifiuti, per garantire certezze alla qualità ambientale dei rifiuti. 3. Garanzie sul fronte della legalità. La Giunta chiederà precise assicurazioni al Governo nazionale e attiverà tutte le iniziative per vigilare affinché lo smaltimento avvenga nella massima trasparenza, con il coinvolgimento di tutte le Autorità interessate. (Fonte: Il Resto del Carlino)
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