di Alberto Premici – C’è un pò di Offida a Sanremo quest’anno, con Marco Pallotti e Gianmarco Spaccasassi che, insieme al leader del gruppo Rocco Girolami, portano avanti il progetto musicale de I SOCI.
Musica inedita italiana per questo promettente trio dal “tiro funk”, al primo anno di uscita già premiati come high quality band ad un concorso europeo sponsorizzato dalla Sony.
Sentiti telefonicamente dalla redazione di Offida.info, i tre giovani musicisti emergenti, durante una pausa, ci spiegano come è nata la loro partecipazione a Live Box – Casa Sanremo, vetrina per giovani che vogliono farsi conoscere nel mondo della musica, collegata al 71° Festival della Canzone Italiana.
“Siamo stati contattati da una scout di Casa Sanremo, che ci ha chiesto se eravamo interessati a partecipare e da lì è partito tutto. Abbiamo preso parte al Live Box, proponendo un brano che sentiamo nel cuore per mille motivi.
E’ un pezzo introspettivo che espone le fragilità di ognuno di noi e in cui tutti ci identifichiamo; non potevamo fare a meno di suonarlo.
Forestiero, questo il titolo del brano, è nato da una richiesta di Roberto Paoletti, direttore del “Laboratorio di minimo teatro” di Ascoli Piceno, che ci ha proposto di racchiudere in una canzone lo spettacolo su “le città invisibili” di Calvino, che stavano per portare in scena . Abbiamo accettato entusiasti, concentrando nel testo quella che è la nostra interpretazione di quella splendida opera, di quel viaggio onirico tra le debolezze di ognuno di noi.
Sul loro futuro non hanno dubbi: “Abbiamo molte idee e molto lavoro da fare. Purtroppo questa situazione dovuta alla pandemia in corso, ha cristallizzato il mondo dell’espressione artistica dal vivo, così intendiamo sfruttare molto i canali social e creare dei piccoli eventi live in modo da far sentire più vicine le persone che seguono e apprezzano il nostro progetto e far capire che le difficoltà si superano con l’entusiasmo e le intuizioni. Inoltre stiamo registrando un nuovo singolo che uscirà a breve. Perciò state sul pezzo!
Stare qui per noi è solo un grande stimolo e sarà un input adrenalinico per fare l’ulteriore passo che ci divide dal palco dell’Ariston. Veniamo dal duro lavoro preparatorio e abbiamo grande rispetto per la musica; continueremo a guadagnarci ogni metro.
È emozionante – concludono i musicisti – respirare l’atmosfera del festival che inizierà domani e sentirsi parte di questo enorme ingranaggio, che muove arte da decenni”.
Poi una speranza e una promessa: “Oggi di contorno al festival… domani chissà”.