Primo aprile, giorno di scherzi, talvolta ben architettati. Anche l’informazione oggi non si sottrae al piacere della burla, inventando notizie completamente false o pubblicando immagini incredibili, ovviamente artefatte. Vi segnalo, come esempio, quanto pubblicato stamattina dal quotidiano www.Picusonline.it : la notizia, in prima pagina, che un noto esponente di AN avrebbe accettato la carica di assessore provinciale per Rifondazione Comunista con conseguenti dimissioni del Presidente Provinciale, Guido Castelli. L’autore è il noto “Joe Pesci”. Avendolo letto di buon’ora, prima del caffè mattutino che mi connette con la realtà, sono caduto nella rete e ho dato credito alla notizia. Pesce d’aprile riuscito! Altre testate (on line e non) prevedono per oggi un pescato abbondante..e ce ne sono davvero tante. Non svelerò ovviamente quali per non rimanere solo imbrigliato nella rete. Che la pesca abbia inizio!..
Le origini di questa simpatica usanza sono ignote e molte sono le teorie. Un’ipotesi vuole collegarla alla riforma gregoriana del calendario. Fino al 1582, il Capodanno veniva festeggiato tra il 25 marzo e il primo aprile. A seguito della riforma da parte di Gregorio XIII, il capodanno fu spostato al primo gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”. Da qui la matrice burlesca del primo d’aprile.
C’è poi un’altra teoria molto più antica, che ricollega l’origine della festa del pesce d’aprile a un periodo anteriore al 154 a. C. A fare da trait d’union è sempre il Capodanno: all’epoca, infatti, il primo di aprile segnava l’inizio dell’anno. E la stessa cosa avveniva nel calendario giuliano (introdotto da Giulio Cesare nel 46 ac) dove il primo di aprile indicava l’inizio del solstizio di primavera.
Per festeggiare la fine dell’inverno i pagani usavano propiziare gli dei con doni e sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle, buffonerie. Quando la chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio, la vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani, che per questo venivano derisi e scherniti.
Ciò che è certo è che In Europa, i festeggiamenti del primo d’aprile diventano usanza intorno alla fine del 1500: sono la Francia di re Carlo IX e la Germania degli Asburgo a dare il via. Da questi due paesi, la tradizione si diffonde poi in Inghilterra (nel XVIII secolo) e negli altri stati europei.
In Italia l’usanza del primo d’aprile è relativamente recente: risale al 1860-1880. la prima città ad essere contagiata dalle usanze d’Oltralpe fu Genova, importante porto commerciale. La tradizione si sviluppò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione. (Alberto Premici)