“C’è bisogno di serietà, coerenza e rispetto” così esordisce l’Assessore allo Sport del Comune di Offida, l’Avv. Cristina Capriotti, in merito alle dichiarazioni esternate dal Presidente della società sportiva calcistica offidana, il Sig. Stracci.
“In questa settimana così difficile per la comunità offidana, nella quale si è registrato un pregevole lavoro di squadra tra cittadinanza, Amministrazione comunale e medici di famiglia appaiono quanto mai inopportune, isolate e strumentali pro domo sua, le affermazioni fatte da chi dovrebbe impegnarsi solo per costruire. È chiaro oramai a tutti che la ricerca della continua polemica derivi dalla decisione dell’Amministrazione di procedere ad un nuovo affidamento degli impianti sportivi pubblici.
Una scelta amministrativa adottata nel rispetto delle normative dopo un lungo periodo di gestione travagliato e prorogato.
Grazie al lavoro concertato con i medici di medicina generale ci si è mossi per controllare e circostanziare in pochi giorni una situazione potenzialmente pericolosa.
La Salute Pubblica è una questione seria, normativamente codificata. Pensare di strumentalizzare politicamente e far gestire un’emergenza sanitaria come quella del covid ad improvvisati e non qualificati soggetti che esternalizzano pensieri a seconda del clima mattutino, è un grave danno e pericolo per la comunità tutta.
Il confronto, il dialogo e la disponibilità dell’Amministrazione anche della sottoscritta, per la delega allo sport che mi compete, vengono messi a rischio da chi continuamente alimenta polemiche.
Tutte le Associazioni sportive frequentanti gli impianti di proprietà pubblica, che ringrazio vivamente, autonomamente hanno deciso di rinviare la ripartenza delle loro attività nell’attesa di avere un quadro stabilizzato della situazione, per garantire una ripresa delle attività in piena sicurezza e serenità per famiglie, atleti e cittadinanza tutta.
Il sentimento lamentatoci dai nostri concittadini in primis dalle famiglie che frequentano gli impianti, narra e certifica un’assoluta mancanza di sintonia e di intenti con chi dovrebbe preoccuparsi di ciò che lo sport giovanile deve rappresentare: socialità, crescita educativa e culturale.
“Offida è da sempre una comunità nella quale scelte e percorsi vengono condivisi e diventano collettivi. Ognuno è libero di camminare in maniera solitaria, ma per dovere di verità ed amore per la propria collettività, a difesa della comunità e della cittadinanza ho ritenuto utile e necessario spiegare alla cittadinanza quanto sta accadendo.
Continueremo su questa strada anche nello Sport con la valorizzazione della grande passione dei più che non può essere messa a repentaglio dai personalismi, è nostro dovere”.
(red)