Nell’ultimo Salone del Gusto, nella sala gialla del Lingotto di Torino, è stata presentata la 29a edizione della guida Osterie d’Italia di Slow Food, “guida dall’identità sempre più forte dove a essere protagonisti sono le vere osterie di un tempo e moderne. Luoghi dove non solo si mangia bene ma si sta bene. Luoghi popolari dove le grandi materie prime del territorio sono proposte in piatti che guardano a tradizioni antiche a un prezzo accessibile a tutti. Luoghi fatti innanzitutto di persone e di storie”.
Il decalogo enogastronomico ha assegnato 6 nuovi premi speciali e premiato, su 1617 recensiti, 279 locali in tutta la penisola, con il tradizionale ed ambito riconoscimento della Chiocciole, simbolo di Slow Food. Tra queste troviamo, come negli scorsi anni, l’Osteria Ophis, di Offida, diretta dallo chef Daniele Citeroni Maurizi.
Nelle Marche sono state premiate anche Agra Mater Colmurano (Mc), Da Maria Fano (Pu), Gallo Rosso Filottrano (An), Osteria Dell’Arco Magliano Di Tenna (Fm), Ponterosa Morrovalle (Mc), Vino E Cibo Senigallia (An) e Coquus Fornacis Serra De’ Conti (An).
E’ un ulteriore riconoscimento, tra i tanti avuti nel corso della sua attività, per la ricerca e la fantasia nelle proposte gastronomiche dello chef offidano, sempre nel solco della tradizione.
“La mia cucina è saldamente ancorata alla tradizione locale e si basa su materie prime di altissima qualità che amo selezionare e reperire personalmente – dichiara con orgoglio Daniele – anche se questo significa alzarmi la mattina presto, girare da un contadino all’altro e ritrovarmi a giocare ogni giorno con quel che di buono offre la mia terra. Legumi, verdure di stagione, olio extravergine d’oliva, polli ruspanti e carni di allevamenti certificati sono la prima ispirazione dei miei piatti. Pasta e pane sono fatti in casa con farine vive di grani antichi che amo reintrodurre nell’alimentazione dei miei clienti”.
L’Osteria Ophis, è l’unico locale della regione Marche che ha ottenuto il massimo punteggio come Ristorante Osteria (3 gamberi) nella guida del Gambero Rosso 2018.
Alberto Premici