Sulla dinamica indagano i carabinieri, ma l’ipotesi dell’incidente è quella prevalente
Il sostituto procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno Umberto Monti ha aperto un fascicolo sulla morte di Paolo Saluti, 69 anni, noto imprenditore ascolano morto ieri pomeriggio, cadendo – a causa del cedimento di un lucernario – dal tetto di un capannone dove stava lavorando ad Offida. «Omicidio colposo a carico di persone da identificare» è l’ipotesi di reato per la quale procede la magistratura ascolana. Saluti stava dirigendo i lavori che la sua ditta stava effettuando nel capannone. Per cause che non sono ancora chiare alla luce della lunga esperienza di lavoro, l’imprenditore ascolano si è trovato a camminare su un lucernario in plexiglass che è improvvisamente ceduto. Un volo di circa dieci metri che non ha dato scampo a Saluti. Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri della compagnia di San Benedetto, ma l’ipotesi dell’incidente è quella prevalente. L’uomo stava lavorando, quando il tetto del capannone è crollato sotto il suo peso. Si trovava alla ditta Nexans della zona industriale sul Tesino e stava controllando con i suoi operai i lavori per l’impianto di aerazione quando, alle 16,30, è avvenuto l’impatto mortale. A nulla è valso l’intervento del medico e del personale paramedico del 118 di Ascoli. Sul luogo sono poi arrivati i Carabinieri della stazione di Offida e il Servizio Spesal, ovvero la sezione anti-infortunistica della Asur 13 di Ascoli Piceno. Il medico ha effettuato per oltre mezzora le manovre di rianimazione, ma i traumi riportati dall’uomo sono risultati fatali. Paolo Saluti stava per completare la sua ispezione al tetto del capannone, ma ha messo un piede sull’unica botola in plastica presente in quell’area. Inevitabilmente, a quel punto, la caduta da un’altezza di circa dieci metri. Tutto è avvenuto alla presenza dei suoi operai, che subito sono scesi a terra per cercare di portargli soccorso. L’imprenditore ha battuto violentemente la testa riportando un grave trauma cranico, oltre a traumi al torace, all’addome e un’emorragia interna causata dal forte impatto con il pavimento. Subito è stato allertato il 118 di Ascoli, che ha inviato un’ambulanza, ma tutti i tentativi di tenere l’uomo in vita sono stati vani. Sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Offida e quelli di San Benedetto per i rilievi di legge. Accertamenti sono stati effettuati anche dagli ispettori del lavoro dell’Asur per ricostruire la dinamica del drammatico incidente. La salma è stata poi affidata al dottor Monti che ne ha disposto l’immediato trasferimento all’obitorio di Ascoli. Grande dolore nel capoluogo di provincia per una sciagura così improvvisa. I funerali si svolgeranno alle 15 di oggi, alla chiesa del Cuore Immacolato di Maria. (Fonte: Picus Online – a cura di Marco Vannozzi)

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