Quaglietti, referente provinciale del Popolo della Famiglia : “Il Piceno rischia il collasso economico, urgente riprogettare il futuro del territorio.
Ci vuole piano straordinario per utilizzare tutte le risorse europee : collaborazione tra tutte le forze sociali e iniziative dei sindaci.”
Ascoli Piceno – Tremila disoccupati in più, oltre i 27 mila che c’erano già un anno fa. Metà delle piccole imprese che rischiano di chiudere, disoccupazione giovanile al 50%, metà dei disoccupati che non cercano più lavoro.
I numeri ci dicono la provincia di Ascoli va verso il collasso economico se non si cambia subito.
Il movimento del Popolo della Famiglia fa appello a tutte le forze politiche e sociali, oltre che ai sindaci dei comuni del Piceno, affinchè si facciano presto portatori degli interessi generali di sicurezza e prosperità sociale: “Per superare la drammatica situazione attuale – dice Andrea Quaglietti, referente provinciale del Pdf – ci vuole un sostegno straordinario da parte del Governo.
Questo deve utilizzare tutte le risorse disponibili, nazionali ed europee per sollevare il territorio da una crisi di lunga durata, a cui si è anche sommato il covid nel 2020.
Grazie alla chiusura delle fabbriche, all’impatto del terremoto ed anche alle restrizioni sanitarie, si sta allargando a macchia d’olio la fascia della povertà in tutti gli strati e le categorie: dipendenti, partite iva, famiglie, commercianti. Non si può più aspettare”.
Per il coordinatore del Popolo della Famiglia non c’è poi solo a rischio il presente, ma anche il futuro, soprattutto quello delle giovani generazioni che non hanno più prospettive e vivono ansia e preoccupazione crescenti.
“Noi abbiamo l’obbligo morale di intervenire – sottolinea Quaglietti – senza rimandare ancora decisioni forti che sono divenute indispensabili. E tutto il mondo politico locale deve pensare a riprogettare le scelte da fare per i prossimi anni, partendo da alcune priorità”.
Per il Pdf le priorità sono il rilancio vero del turismo, il potenziamento delle infrastrutture, il sostegno alle pmi che stanno subendo la crisi – a cominciare dai benefici fiscali prorogati solo per l’Abruzzo – l’aiuto concreto alle famiglie in difficoltà.
“Su questi temi – spiega il referente provinciale del movimento – siamo pronti ad un confronto con tutti gli attori sociali del Piceno, senza pregiudizi. Chiediamo anche ai sindaci di far sentire di più la propria voce in tutti i tavoli istituzionali, per favorire una ripresa senza attendere la fine dell’emergenza sanitaria. Non si può più attendere”.
Il Popolo della Famiglia svilupperà delle iniziative nel prossimo futuro per affrontare i temi più urgenti sul tappeto e contribuire a dare risposte ai residenti, ai lavoratori e alle imprese locali.