la rabbia dei familiari delle vittimePresso un tribunale blindato, riprende oggi ad Ascoli Piceno, il processo contro Marco Ahmetovic, il rom che il 23 aprile scorso, alla guida del suo furgome e completamente ubriaco, travolse e uccise quattro ragazzi di Appignano del Tronto: Eleonora Allevi, Davide Corradetti, Alex Luciani e Danilo Traini. Forse in giornata anche la sentenza che, a meno di colpi di scena, dovrebbe condannare l’imputato per omicidio colposo plurimo. Aggravanti ed attenuanti saranno determinanti per stabilire la misura della pena, ma molti propendono per quantificarla in 4-5 anni di reclusione. Tensione intanto a margine dell’udienza; si teme la rabbia di familiari e cittadini comuni dopo la scarcerazione e gli arresti domiciliari concessi all’imputato da parte del magistrato. Prese di posizione anche da molti politici. L’On. Carlucci (FI) dichiara tra l’altro: “I magistrati restano troppo indulgenti a causa di una legge che incita al buonismo. Mentre il grido di dolore e disperazione dei cittadini – non solo parenti delle vittime – resta sempre più inascoltato. Ritengo che, per porre fine a questo far west giudiziario, il Ministro Mastella debba invitare il CSM a predisporre una direttiva che imponga ai magistrati un’interpretazione più restrittiva delle norme che sanzionano i comportamenti di deriva civica e sociale. E domani vedremo come andrà a finire”. (Alberto Premici)

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Marco Ahmetovic e’ stato condannato oggi a 6 anni e 6 mesi di reclusione oltre a 6 mesi di custodia in una casa di cura e al pagamento di 600mila euro alle tre parti civili come risarcimento danni.

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