Il Senato ha negato la fiducia al governo Prodi con 156 sì, 161 no e un astenuto. Tre senatori (Pallaro, Pininfarina e Andreotti) non hanno partecipato alla votazione. Domenico Fisichella e Willer Bordon erano risultati assenti alla prima chiama per il voto di fiducia al Governo Prodi. Al secondo appello, invece, hanno votato e Fisichella ha detto no, tra gli applausi del centrodestra, mentre Bordon ha votato a favore del Governo.

Ecco un’antologia delle dichiarazioni politiche di oggi:
BACCINI: “Prodi vuole venire al Senato? Venga pure, constaterà che non ha più la maggioranza”.
BARBATO: “Andremo in aula e voteremo no. Non ci spostiamo di un millimetro”. “Io non mi sono avvicinato…magari avessi avuto la possibilità, gli avrei sputato in faccia”.
BERTOLINI: “Prodi? 47, morto che parla. Ormai é diventato una comparsa da film di Totò”.
CALDEROLI: “Verrà, sarà sfiduciato, ma cadrà con l’onore delle armi per essere stato un combattente fino alla fine. Prodi gli attributi ce li ha…” CASTELLI: “Ormai siete sulla zattera della Medusa, politicamente avete perso e fino ad ora siete andati avanti solo grazie alla pattuglia militarizzata dei senatori a vita, andando avanti sulle bugie”.
COSSIGA: “Mario Draghi? Impossibile immaginarlo a Palazzo Chigi. E’ un vile affarista che venderà l’economia italiana”. “Meglio sarebbe se Prodi andasse al Quirinale prima del voto qui in Senato”.”Mastella e Barbato, per carità: salvate il soldato Ryan, e cioè il povero Cusumano, che rischia di morire nella trincea, avendo equivocato gli ordini del capo…” “Il cardiopalma porta all’ictus…”.
CUTRUFO: “L’esperienza di questo governo è ormai finita, e solo gli attori protagonisti sembrano non rendersene conto”.
DE GREGORIO: “Il peggior governo della Repubblica animato da una pura logica di conservazione del potere”.
DI PIETRO: “Davvero Mastella non sa a che cosa attaccarsi. Cerca di buttare fango sugli altri.”
FERRERO: “Questa è la mia ultima occasione di fare un dibattito da ministro”.
FINOCCHIARO: “Lei può fidarsi di noi, come può fidarsi l’Italia”.
FISICHELLA: “Mi comporterò come gli altri senatori dimissionari”.
FORMISANO: “Votiamo sì alla fiducia perché non siamo abituati a tradire i patti con gli elettori”.
MARONI: “Spero davvero che Prodi si dimetta prima del voto del Senato. Cercare di recuperare qualche voto vuol dire solamente comprarlo, fare campagna acquisti”.
MASTELLA: “Non ci sono le condizioni per darle la fiducia, e dico ‘no’ con molta fermezza”. “E’ stato un tradimento atroce della persona in termini umani”. MANZIONE: Veltroni, “la novella Penelope di Orvieto”.
MONTEZEMOLO: “Vedo quello che sta succedendo. Mi sembra che siamo veramente più vicini a un suk che a qualcos’altro”.
MUSSI: “Siamo di fronte a un problema enorme dell’economia e noi stiamo qui a fare i conti dei voti: siamo al confronto tra problemi veri e il bricolage della politica”. MUSSOLINI: “Un voto purificatore, dopo il sudiciume politico e morale del Governo Prodi, è l’unica possibilità”.
SALVI :”Walter Veltroni ha la responsabilità di aver decretato la fine della maggioranza”. “Dalla fine non ci sia la distruzione ma un nuovo inizio”.
SCHIFANI: “la peggiore colpa di Prodi è aver spezzato il già fragile rapporto fra cittadini e politica”.
STORACE: “Lei non sa governare, altrimenti non si spiegherebbe perché lei dura solo due anni”.
TURIGLIATTO: “Il mio è un no alla fiducia per una questione di coerenza politica e morale. La crisi di questo governo è sociale e di credibilità”. (ANSA)

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