Il 12 novembre 2003 un devastante attacco suicida colpì la base militare italiana di Nassirya, in Iraq, causando la perdita di numerose vite umane e ferendo gravemente molti altri.

Quest’anno ricorre il ventunesimo anniversario, un momento di riflessione su una tragedia che ha segnato profondamente la storia dell’Italia e dell’intera comunità internazionale.

L’attentato provocò la morte di 19 militari italiani, 9 civili iracheni e 2 soldati rumeni.

Oltre 100 persone rimasero ferite in modo grave. Le vittime erano in gran parte giovani militari italiani che avevano sacrificato le loro vite nell’ambito delle operazioni di pace in Iraq.

La responsabilità dell’attacco fu attribuita all’organizzazione terroristica Ansar al-Islam, con presunti legami con Al-Qaeda.

Oggi i loro familiari lanciano un appello alle istituzioni affinché si conceda alla memoria dei caduti di Nassiriya la medaglia d’oro al valor militare.

“Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l’Italia rende omaggio ai 19 italiani che 21 anni fa, il 12 novembre 2003, rimasero uccisi nella strage di Nassiriya”.

Lo scrive il premier, Giorgia Meloni, sui social, ricordando il “tremendo attentato che rimarrà sempre scolpito nella nostra mente”.

In questo giorno “di ricordo e commozione – prosegue – la nostra riconoscenza va a quanti hanno sacrificato la vita nell’adempimento del proprio dovere, unitamente al ringraziamento di tutto il governo italiano, mio in primis, alle donne e agli uomini delle Forze Armate che, impegnati anche nelle aree più difficili, operano ogni giorno per la costruzione della pace con dedizione, profondo senso di umanità e amore per la Patria. L’Italia non dimentica”.

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