Il 9 agosto iniziative al Paese Alto e sul lungomare accendono i riflettori sui diritti negati delle tribù indigene e celebrano il rispetto alla diversità come ricchezza nella convivenza tra i popoli
San Benedetto celebra la Giornata Onu dei Popoli Indigeni, con patrocinio dell’Onu e del Comune di San Benedetto del Tronto. La cittadina della Riviera, grazie alle iniziative dell’associazione Omnibus Omnes, di cui è presidente Raffaella Milandri, nota attivista per i diritti umani dei popoli indigeni, accende i riflettori su una tematica internazionale di grande attualità.
L’emarginazione, l’esclusione sociale e l’annientamento dei diritti umani che vivono cinquemila tribù distribuite in 90 nazioni nel mondo (per un totale di 370milionidi persone) sono realtà troppo spesso sottaciute. Dice la Milandri: “I popoli indigeni sono parte di noi, del nostro essere Uomini e hanno grandi insegnamenti per la nostra civiltà. E’ più facile che un giorno noi ci ritroviamo a vivere come loro, a causa della nostra insensata corsa verso la distruzione della Natura, che loro a vivere mai come noi. Noi non siamo più in grado di procurarci acqua e cibo, siamo schiavi delle nostre comodità: elettricità, riscaldamento, petrolio. Ormai, senza gps, non siamo in grado nemmeno di orientarci, nel nostro mondo “civile”. I popoli indigeni sono in pericolo e rischiano di scomparire a causa dello sfruttamento delle risorse celate nelle loro terre ancestrali. Senza alcuna morale e scrupolo, i loro diritti umani sono continuamente violati. Eppure i popoli indigeni sono la chiave del nostro futuro, l’ultimo scampolo del nostro passato di Uomini a contatto con la Natura, ambientalisti, ecologisti perfetti “.
La Giornata Onu organizzata dalla Omnibus Omnes che si terrà a San Benedetto vuole celebrare il rispetto alla diversità come elemento di ricchezza e crescita reciproca nella convivenza tra popoli. Numerose le iniziative in programma e dislocate tra il Paese Alto e il lungomare. Si parte alle 20 presso la Torre dei Gualtieri, nel centro storico, con l’apertura delle celebrazioni in collaborazione con l’associazione Amici del Paese Alto. Alle 20,30 ci si sposta a Palazzo Bice Piacentini dove saranno proiettati video di Raffaella Milandri e saranno lette le dichiarazioni di Ban Ki Moon e di nativi americani Crow, Lakota e Cheyenne che hanno inviate per l’occasione. Tra questi Cedric Black Eagle, il fratello adottivo della Milandri che ha adottato nella sua famiglia anche Barack Obama.
Il programma prosegue poi al Kon Tiki, dove alle 21,15 è in programma la proiezione di cortometraggi e vignette umoristiche di Ricardo Catè, unico cartoonist nativo americano che vive in riserva. Sempre al Kon Tiki, a partire dalle 17, si tiene un’esposizione di opere sui nativi americani dell’artista Antonio Pantanelli, e dalle 21.00, un laboratorio creativo per bambini e adulti di acchiappasogni nativi americani a cura di Gilberto Borzacchini. Alla giornata Onu interverrà anche la consigliera regionale di Parità Paola Petrucci.
Dichiara la Milandri: “Non vogliamo che questi popoli diventino un giorno solo protagonisti di favole per bambini: c’erano una volta i Pigmei, nella foresta, o gli aborigeni, in Australia. Ho documentato molte situazioni che sembrano già favole crudeli: interi popoli a rischio di estinzione per la brama di denaro di multinazionali e governi. Ho le testimonianze accorate di indigeni che chiedono aiuto per salvare le loro identità, culture, tradizioni, linguaggi che costituiscono un Patrimonio dell’Umanità”.
(red)