Mercoledì prossimo il consiglio regionale esaminerà la proposta di legge per la riduzione da undici a cinque i componenti del direttivo del Piceno Consind (ex consorzio industriale) ma l’approvazione dell’atto comporterà automaticamente la nomina di un commissario per otto mesi. Un’ipotesi che non piace assolutamente all’Udc che con il consigliere Pagnotta chiama le forze politiche locali a mobilitarsi ma che ieri pomeriggio, durante l’assemblea, il presidente Domenico Re ha dovuto accettare obtorto collo. «La Regione Marche – ha detto Re – ha chiesto ai comuni di sospendere le nomine dei loro rappresentanti e per questo motivo l’attuale consiglio resterà in carica in regime di prorogatio fino al 20 dicembre limitandosi all’esercizio provvisorio». Dopo l’annuncio scioccante del presidente Re un altro episodio ha contribuito a rendere effervescente l’assemblea del Piceno Consid. In un’interrogazione, infatti, Natali ha chiesto al direttivo di costituirsi parte civile nel processo che vede indagati il direttore Ventriglia e il consigliere Gianfranco Bastiani per la vendita gonfiata di un terreno. Nell’interrogazione Natali chiede « se non si ritiene auspicabile la sospensione dalle funzioni del direttore e del componente del comitato direttivo, rinviati a giudizio per abusi in atto di ufficio in danno del Piceno Consind». «Sin dall’udienza preliminare – ricorda l’avvocato – il Piceno Consind era nelle condizioni di costituirsi parte civile nei confronti degli allora indagati Bastiani, Ventriglia, Marziali e Pignotti, e che ora tale diritto, anzi dovere, del Piceno Consind può essere esercitato sino alla udienza dibattimentale del 19 gennaio al fine di conseguire il risarcimento di tutti i danni patiti in conseguenza dei reati compiuti dagli imputati».
Bastiani che si proclama assolutamente innocente è comunque pronto a dimettersi. (Fonte: www.corriereadriatico.it)