La tragedia di Rivoli, costata la vita ad un alunno, ha messo in evidenza la situazione di precarietà in cui versano gran parte degli stabili che ospitano le scuole. Secondo un’indagine del Codacons, ben 31.500 istituti italiani, il 75 % del totale, non è sicuro e necessita di interventi urgenti che, senza atti concreti, “porteranno il Codacons a chiedere la chiusura o il sequestro”, come afferma il presidente dell’associazione, Carlo Renzi. Dall’indagine emerge inoltre che, pur se la quasi totalità delle scuole dispone di certificati di agibilità igienico-sanitari, impianti elettrici a norma, porte antipanico e scale di sicurezza, il 60 % per cento degli istituti non ha certificati di agibilità statica e l’ 81 % è senza i certificati antincendio. Il problema investe anche la nostra regione con un’alta percentuale di plessi scolastici privi tale certificazione.

“La sicurezza nelle scuole non è solo emergenza – si legge nella nota dell’associazione – Occorre passare ad una seria programmazione dei controlli di sicurezza nelle scuole, come ha sottolineato il sottosegretario Bertolaso che ha dichiarato ieri ai giornali che i fondi eccezionali stanziati dopo la tragedia di San Giuliano, nel 2002, sono stati impegnati solo nel 2008”. 

“Quel che si deve evitare adesso – conclude il comunicato – è, sull’onda della emozione della vittima, una corsa alle consulenze private di scuola in scuola, con una dilatazione incontrollata della spesa e nessuna garanzia di professionalità oltre l’intuito dei dirigenti scolastici.

Il Codacons ha pubblicato sul proprio sito internet, www.codacons.it, un apposito questionario che i genitori possono compilare per valutare il livello di sicurezza delle scuole frequentate dai propri figli. (Alberto Premici)

 

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