di Alberto Premici – Grazie all’emendamento all’articolo 33 bis del decreto Semplificazioni, che ha ottenuto l’ok dal governo Draghi, ora sarà estremamente più semplice rispetto al passato, ottenere gli sgravi e le agevolazioni contenute nel Superbonus 110%.
Tra le novità più importanti quella che, per procedere all’iter, basterà una semplice Cila, cioè la comunicazione di inizio lavori e non la Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività), anche su interventi realizzati sulle parti strutturali e prospetti degli edifici.
Per le opere in regime di edilizia libera, nella prescritta Cila, sarà richiesta la sola descrizione dell’intervento, mentre in caso di variazioni in corso d’opera basterà comunicarle a fine lavori come integrazione della stessa Cila.
Cade l’obbligo della dichiarazione di conformità urbanistica (stato legittimo), considerata particolarmente onerosa e complessa, sia che si tratti di Superbonus che di Sismabonus.
Altre importanti novità riguardano il cappotto termico e il cordolo anti-sismico, che andranno in deroga alle distanze minime fra edifici previste per legge.
I pannelli fotovoltaici potranno essere installati anche nei centri storici (zone “A”), purchè siano del tipo non riflettente.
Viene inoltre istituito un modulo unico, valido in tutta Italia, per la Comunicazione di inizio lavori “per assicurare la massima operatività e l’uniforme applicazione delle semplificazioni su tutto il territorio nazionale, il Dipartimento della Funzione pubblica sta lavorando con le Regioni, l’Anci e tutte le altre amministrazioni interessate alla predisposizione di un modulo per presentare al Comune la comunicazione dei lavori per il superbonus (Cila-Superbonus), valido su tutto il territorio nazionale”.
Dopo una fase di rodaggio quindi, con le ultime semplificazioni, queste misure messe in atto tendono sempre più e meglio a sostenere le spese dei cittadini da un lato e contribuire, dall’altro, alla ripresa del sistema produttivo italiano.