Paolo Saluti, noto imprenditore ascolano del settore termo-idraulico, ha perso la vita cadendo da un tetto ieri pomeriggio in un cantiere di Offida dove si trovava per verificare l’andamento dei lavori che la sua ditta stava eseguendo presso un opificio ubicato in contrada Tesino. Aveva compiuto 69 anni. Da diverse settimane la ditta Saluti era impegnata a realizzare lavori di posa in opera di condutture per il metano da riscaldamento in un opificio. Erano quasi giunti a conclusione. Si trattava soltanto di sistemare gli ultimi dettagli poi l’impianto sarebbe stato collaudato e consegnato al proprietario che lo aveva commissionato. Intorno alle 15 Paolo Saluti si è recato ad Offida, come faceva abitualmente ogni giorno, per seguire di persona l’andamento dei lavori che stavano effettuando i suoi operai. Conosceva molto il suo mestiere che aveva intrapreso fin dalla giovane età quando era alle dipendenze dell’ingegner Antodicola. Tra l’altro era anche particolarmente pignolo per cui prima di affermare che l’esecuzione dei lavori poteva essere dichiarata conclusa, di persona si faceva carico di controllare tutto nei minimi dettagli. E ieri pomeriggio è salito sul tetto per verificare alcuni punti in cui c’è presenza di pannelli di eternit che presumibilmente erano destinati ad essere tolti e sostituiti con materiale a norma di legge. In un angolo del tetto c’era un lucernaio protetto da un vetro. Difficile poter ricostruire con sicurezza la dinamica dell’incidente. Presumibilmente per distrazione o per eccesso di sicurezza, Paolo Saluti è andato con le scarpe sopra al vetro che ha ceduto al suo peso. Lo sfortunato imprenditore è precipitato nel vuoto dopo un volo di otto metri andando a schiantarsi sul pavimento del sottostante laboratorio. In quel momento nessun operaio stava lavorando alle macchine. Alcuni dipendenti della ditta Saluti si sono accorti di quanto era accaduto per cui si sono precipitati al piano terra per prestare i primi soccorsi al sessantanovenne. Si sono immediatamente resi conto che le condizioni del loro datore di lavoro erano disperate. Paolo Saluti manifestava ancora qualche flebile segno di vita. Telefonicamente è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza con a bordo il medico. Quando il sanitario è giunto sul posto, però, ha solo potuto constatare la morte dell’imprenditore ascolano. Inutile si è rivelato ogni tentativo di rianimarlo. Presso l’opificio, che realizza materiale in plastica termostringente, sisono portati anche i tecnici della prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro della Asl 13 per effettuare i rilievi previsti dalla legge e i carabinieri di Offida. E’ stato avvertito il magistrato di turno della Procura di Ascoli che ha autorizzato la rimozione del cadavere che è stato trasferito presso lì’obitorio del Mazzoni. Nella giornata di oggi dovrebbe essere sottoposto a ricognizione cadaverica da parte del medico legale incaricato. Frattanto la Procura ha aperto un fascicolo sull’incidente mortale. La notizia della morte di Paolo Saluti è giunta a tarda sera in città suscitando grande cordoglio nei tanti ascolani che lo conoscevano. Oltre al mondo dell’imprenditoria, lo piange anche quello dello sport cittadino. (Fonte: Corriere Adriatico – Autore: Sandro Conti)

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