Conto alla rovescia per la 56ª edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile, dove la Regione Marche sarà protagonista con 107 cantine, 49 delle quali presenti nella collettiva organizzata dalla Regione (38 IMT-Istituto Marchigiano di Tutela Vini e 11 Consorzio Vini Piceni). In particolare, saranno più di 200 le etichette in degustazione libera nella tradizionale “Terrazza Marche”, all’interno di un’area espositiva di oltre 1.000 metri quadrati e con un nuovo layout, sempre nel padiglione 7 (Stand C6-C7-C8-C9).
Con 20 Dop e 1 Igp, la “Cantina Marche” rappresenta uno dei principali hub sostenibili in Italia, con una superficie a biologico di quasi 7.700 ettari (dati Sinab), che incide a livello regionale per il 42,7% della Sau coltivata a vigneto (seconda regione in Italia) e con la provincia di Ascoli Piceno e Fermo che – con 3.849 ettari “organic” su 8.305 complessivi – supera il 46,3% in termini di incidenza dei vigneti biologici.
«Sostenibilità ed enoturismo – afferma l’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini – sono i driver di sviluppo sui quali punta la Regione per promuovere il territorio e le eccellenze enogastronomiche regionali a partire dal vino, elemento identitario e traino per l’export agroalimentare marchigiano».
I numeri. Il comparto regionale conta circa 11.000 aziende che coltivano complessivamente circa 18.000 ettari di vigneto per una produzione media annuale nell’ultimo quadriennio di oltre 880.000 ettolitri di vino, con il 2023 caratterizzato da una marcata flessione produttiva, a causa dei cambiamenti climatici e della peronospora, tanto che la produzione vinicola ha superato di poco i 518.000 ettolitri.
Il settore punta a rafforzarsi, grazie anche agli aiuti della Regione, che fra il 2020-21 e il 2023-24 ha stanziato complessivamente 22,74 milioni di euro fra ristrutturazione e riconversione vigneti, investimenti in cantina e nei punti vendita, promozione dei vini sui mercati dei paesi terzi.
Flessione per l’export, dopo il boom del 2022. Dopo un 2022 che ha segnato una forte crescita delle esportazioni in valore (+24,9% sull’anno precedente), il 2023 per il vino marchigiano ha registrato una flessione dell’11,5%, portando i valori al di sotto dei 66,4 milioni di euro. Stati Uniti, Germania, Svezia e Svizzera costituiscono i primi quattro mercati di destinazione.
Incontri, convegni e appuntamenti a Vinitaly. A Vinitaly le Marche organizzeranno nel proprio quartier generale al padiglione 7 incontri, degustazioni guidate e approfondimenti, tra cui un focus sulla tradizione enologica regionale e sul valore del made in Marche del vino nel convegno “Radici profonde, visioni future: l’evoluzione del vino marchigiano”, in programma lunedì 15 aprile, ore 14:15, Sala Raffaello, con la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini.
Riflettori accesi anche su “Le varietà resistenti e la sostenibilità ambientale: la sperimentazione nelle Marche”, in programma lunedì 15 aprile (ore 12:30, Sala Raffaello), promosso dal Consorzio Vini Piceni. Mercoledì 17 aprile (ore 10, Sala Raffaello), focus sul “Futuro delle denominazioni: sottozone o UGA?”, convegno promosso da IMT con l’intervento, fra gli altri, del professor Attilio Scienza, ordinario di Viticoltura dell’Università di Milano.
Le Marche a Vinitaly and the City. Dal 12 al 15 aprile le Marche parteciperanno a Vinitaly and the City nel Cortile del Mercato Vecchio a Verona, con una degustazione di vini dei consorzi Istituto Marchigiano di Tutela Vini e Consorzio Vini Piceni, in quella che è la manifestazione organizzata da Veronafiere per wine lover e appassionati e che vedrà anche un momento istituzionale con un brindisi in programma domenica 14 aprile alle ore 18:30, al quale parteciperà anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini.
Le Marche al 56° Vinitaly, Padiglione 7 (Pad. 7 Stand C6-C7-C8-C9); Vinitaly & The City, Cortile Mercato Vecchio