Con 100 cantine (delle quali 49 con la collettiva sostenuta dalla Regione e oltre 200 etichette, tutte con la descrizione dei profili sensoriali), le Marche del vino saranno presenti alla 55ª edizione di Vinitaly, in programma a Verona dal 2 al 5 aprile prossimi.
Nello spazio coordinato dalla Regione Marche, su oltre 1.000 metri quadrati nel Padiglione 7 (stand C7-8-9) di Veronafiere, organizzati con un nuovo layout e la “Terrazza Marche” per ospitare degustazioni ed eventi, grande attenzione sarà assicurata al tema dell’enoturismo quale strumento innovativo di attrazione nelle cantine, ma anche nei centri storici dei borghi delle Marche, con la presentazione di una ricerca dell’Università Bocconi (domenica 2 aprile, ore 12:45, alla presenza fra gli altri del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dell’assessore all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini, della professoressa Magda Antonioli Corigliano della Sda Bocconi School of Management, del direttore di Atim (Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche) Marco Bruschini, del presidente Consorzio Vini Piceni Giorgio Savini, del presidente Istituto Marchigiano di Tutela Vini Michele Bernetti).
Focus anche sull’export (con incontri specifici allo stand regionale delle Marche organizzati in collaborazione con Ice-Trade Agency e dedicati ai buyer provenienti da Regno Unito, Portogallo, Cina, Austria, Paesi Bassi, Francia, Svizzera e Canada).
Le Marche del vino, con circa 14.200 imprese attive nel settore, quasi 18.000 ettari di superficie coltivata (con un’incidenza del 39,5% di superfici coltivate in regime biologico) e oltre 800.000 ettolitri di produzione annua, si avvicinano al 55° Vinitaly con un’annata particolarmente positiva sul fronte dell’export, grazie a una crescita in valore delle esportazioni enologiche marchigiane del 25,9% nel 2022, per un corrispettivo di oltre 75,6 milioni di euro.
“Il vino – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini – è sempre più decisivo per la bilancia agroalimentare marchigiana, grazie a una qualità certificata da 21 denominazioni di origine e un forte orientamento al biologico. Con la legge regionale sull’enoturismo, inoltre, daremo corso a un nuovo progetto che rivoluzionerà l’incoming nelle Marche e punterà a integrare l’offerta turistica della regione”.
Ad oggi sono una cinquantina le aziende che stanno completando la procedura di iscrizione nell’Elenco regionale degli operatori enoturistici (“Eroe”) e altrettante le aziende che hanno avviato il percorso, ai sensi della legge regionale 28/2021.
Riflettori accesi anche sui “I giovani wine food lover e le Marche”. I risultati dell’indagine promossa dall’Associazione nazionale Donne del Vino e condotta dal prof. Gabriele Micozzi, docente all’Università Politecnica delle Marche e alla Luiss Business School, saranno illustrati domenica 2 aprile (ore 15, Terrazza Marche, padiglione 7) alla presenza fra gli altri dell’assessore regionale all’Agricoltura, Andrea Maria Antonini, di Daniela Sorana, delegata per le Marche delle Donne del Vino, di Marianna Cardone, vicepresidente nazionale dell’Associazione Donne del Vino. L’incontro sarà moderato dalla winemaker Eleonora Marconi.
Un vigneto sempre più bio. Le Marche rappresentano uno dei principali hub sostenibili in Italia, con un’incidenza biologica sul vigneto che ha raggiunto il 39,5% delle superfici, pari a 6.991 ettari su un totale vitato di 17.687 ettari (anno 2022/23, fonte: Regione Marche, Assessorato all’Agricoltura), seconda nel Belpaese solo alla Toscana e doppiando di fatto anche la media italiana. Nell’area delle province di Ascoli e Fermo la percentuale delle superfici in regime “organic” ha raggiunto il 46,35%, con 3.849 ettari su un totale provinciale vitato di 8.305.
Una propensione green registrata anche dalla costituzione del distretto biologico unico della Regione che punta a sviluppare la più grande area europea attenta allo sviluppo di una pratica sostenibile e alla salute dei consumatori.
E di “Vino sostenibile come volano del distretto dei prodotti certificati” si parlerà in Terrazza Marche lunedì 3 aprile (ore 13:45) con l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, il presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini Michele Bernetti, il presidente del Consorzio Vini Piceni Giorgio Savini, la professoressa Elena Viganò, economista agraria dell’Università di Urbino, Gloria Minarelli di Valoritalia, il presidente di Amap (Agenzia regionale per l’Innovazione nel settore agroalimentare e della pesca) Marco Rotoni, il presidente del Consorzio Marche Biologiche Bruno Sebastianelli.
L’agricoltura sociale. Il Vinitaly per la Regione Marche sarà anche una vetrina per progetti innovativi di agricoltura sociale, dalla Locanda del Terzo Settore Centimetro Zero di Pagliare del Tronto (Ascoli) gestita da persone con disabilità alle etichette scritte in braille per i non vedenti e adottate dalla cantina Castrum Morisci di Moresco (Fermo). Appuntamento alla Terrazza Marche lunedì 3 aprile alle 11.
Le Marche a Sol&Agrifood. La Regione Marche sarà presente anche al salone Sol&Agrifood (padiglione C di Veronafiere), grazie alla collaborazione con l’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca (Amap) e dell’Associazione Produttori Agroalimentari Marche – Food Brand Marche. Saranno circa 10 le aziende rappresentate nei settori dell’olio (l’oliveto marchigiano si estende su circa 9.500 ettari e vanta una Dop, quella dell’olio di Cartoceto, e l’Igp Marche, e conta 214 frantoi attivi), della pasta, dei formaggi, dei salumi, capitanati dai consorzi della Casciotta di Urbino e del Prosciutto di Carpegna.
Fra le degustazioni guidate organizzate a Sol&Agrifood e dedicate agli oli monovarietali delle Marche, al Ciauscolo Igp e alla Patata di Colfiorito, spazio agli itinerari della biodiversità agraria regionale e al futuro del distretto Food Brand Marche.
Ancora bio nel ricco programma regionale con un approfondimento dedicato al “Biologico nelle Marche – L’esperienza del Distretto”, in programma martedì 4 aprile (ore 16, Sol, padiglione C, Saletta Regione Marche Amap), e con la partecipazione, fra gli altri, di Fausto Ricci di Amap, responsabile Valorizzazione produzioni agricole, e di Giovanni Battista Girolomoni, presidente del Distretto Biologico delle Marche.
Le denominazioni delle Marche. La regione Marche si caratterizza con una prevalenza di vini bianchi e, tra questi spicca il Verdicchio dei Castelli di Jesi con oltre 134.600 ettolitri prodotti; altrettanto importante la presenza di rossi, a partire dal Rosso Piceno, con oltre 64.000 ettolitri.
Sono 21 le denominazioni del vino delle Marche. Di queste, 5 Docg (Conero, Vernaccia di Serrapetrona, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva, Verdicchio di Matelica Riserva, Offida), 15 Doc (Rosso Conero, Verdicchio di Matelica, Rosso Piceno, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Bianchello del Metauro, Colli Pesaresi, Colli Maceratesi, Falerio, Lacrima di Morro d’Alba, Esino, Terre di Offida, Serrapetrona, I Terreni di Sanseverino, Pergola, San Ginesio), 1 Igt (Marche).